Marocco. Il Parlamento europeo approva l’accordo di pesca. Incluso il Sahara

di Belkassem Yassine

Con 415 voti favorevoli, 189 contrari e 49 astenuti su 653 eurodeputati presenti alla seduta plenaria, il Parlamento europeo ha approvato il nuovo accordo sulla pesca tra il Marocco e l’Unione Europea che include il Sahara Marocchino, accordo che ora sarà al vaglio dei deputati del Regno.
Esso stabilisce le condizioni d’accesso per la flotta da pesca europea in un quadro di pesca sostenibile, e segue quello recente che interessa il settore dell’agricoltura, il quale prevede agevolazioni tariffarie per i prodotti provenienti dalle province meridionali del Marocco.
L’accordo di oggi interessa la zona di pesca che si estende dal 35mo parallelo fino al 22mo, cioè da Capo Spartel nel nord del Marocco fino al capo Bianco nel sud del Regno, e precisa, tra l’altro, le zone di pesca e le condizioni d’accesso per la flotta europea, con un aumento della contropartita finanziaria che passerà da una media annuale di 40 milioni di euro a 52,2 milioni (+30%).
L’accordo comprende anche disposizioni che mirano a portare vantaggi per le popolazioni locali nonché a preservare le risorse alieutiche e la tutela dell’ambiente del mare.
Soddisfatto il ministero marocchino degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, perché, come viene spiegato in una nota, “uesti strumenti giuridici coprono la regione del Sahara Marocchino e confermano che il Regno del Marocco è l’unico ad essere deputato giuridicamente, nel quadro dell’esercizio della sua sovranità, a negoziare e firmare accordi che includono il Sahara Marocchino”. Ha quindi aggiunto che “dopo l’adozione nel mese scorso dell’accordo agricolo, il voto di oggi viene a confermare il legame che intercorre fra il Marocco e l’Unione Europea, un partenariato bilaterale che esclude manovre politiche condotte dall’Algeria e dal Polisario”.
Esprimendo soddisfazione per il risultato, il Gruppo Europarlamentare d’amicizia Ue – Marocco ha comunicato che “Quest’accordo è a beneficio prima di tutto delle popolazioni del Sahara. Garantisce 45mila posti di lavoro diretti ed indiretti nelle esportazioni del settore della pesca nel Sahara. Rafforzare questo settore vale a dire rafforzare l’offerta di lavoroa Boujdour, Dakhla e a Laayoune, i principali porti del Sahara. Quest’accordo è dunque una potente leva di sviluppo economico del settore della pesca in Sahara. Occorre ricordare che i pescatori europei sono altresì beneficiari di quest’accordo. Le 128 navi autorizzate a pescare sono infatti senza attività dal 14 luglio 2018. Queste navi potranno tornare pescare e fare rivivere un’industria indispensabile per la salvaguardia dell’occupazione di questo settore in Europa, soprattutto in Spagna, in Portogallo ed in Francia”.