di Belkassem Yassine –
Il re del Marocco, Mohammed VI, ha visitato nella vecchia medina di Essaouira la “Bayt Dakira”, ovvero la Casa della Memoria, uno spazio spirituale e culturale per la conservazione e la valorizzazione di Memoria giudeo-marocchina, unica nel suo genere nel sud del Mediterraneo e nei paesi musulmani.
Questo spazio storico, culturale e spirituale, dopo i lavori di restauro ospita la Sinagoga “Slat Attia”, la casa della memoria e della storia “Bayt Dakira” e il Centro di ricerca internazionale Haim e Célia Zafrani sulla storia delle relazioni tra Ebraismo e Islam.
La visita del sovrano a questo edificio riflette l’interesse che il re del Marocco pone nei confronti del patrimonio culturale e della comunità ebraica marocchina e la sua volontà permanente di preservare la ricchezza e la diversità delle componenti spirituali del Regno.
Al suo arrivo a “Bayt Dakira” il capo di Stato marocchino è stato accolto dal consigliere, presidente dell’associazione Essaouira-Mogador, André Azoulay, prima di essere salutato dai membri del Comitato scientifico Bayt Dakira e dell’ufficio dell’associazione Essaouira-Mogador.
Avendo per centro di gravità la sinagoga “Slat Attia”, Bayt Dakira è un luogo della memoria che racconta per oggetti, testi, foto e film l’eccezionale saga dell’ebraismo nella città di Essaouira e dei suoi patrimoni: dal cerimoniale del tè all’arte poetica ebraica, dalle oreficerie in filigrana d’oro e d’argento al ricamo e alla realizzazione di sontuosi caftani, dalle arti culturali alla letteratura e ai riti della sinagoga alle grandi sedi commerciali che hanno influenzato Mogador nel XVIII e XIX secolo.