Marocco. Rapporto all’Onu sulla politica di migrazione e asilo

di Belkassem Yassine

Il Marocco ha presentato al Comitato dei lavoratori migranti dell’Onu il suo rapporto sulla politica in materia di migrazione e asilo. L’organismo è convenzionato con le Nazioni Unite, ed è incaricato di esaminare l’attuazione da parte degli Stati della Convenzione sui diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie.
Gli esperti ONU si sono interessati anche della situazione delle 45mila famiglie marocchine espulse dall’Algeria nel 1975.
Il rapporto è stato presentato dal ministro dell’Inclusione economica, delle piccole imprese, del lavoro e delle competenze Younes Sekkouri, il quale ha spiegato che il Regno del Marocco ha preparato il suo lavoro in conformità con gli standard approvati dal Comitato e attraverso un ampio approccio inclusivo di dipartimenti governativi e istituzioni nazionali, del parlamento e di organizzazioni della società civile.
Nella nota si legge che “Gli sforzi internazionali e regionali del Regno del Marocco per la gestione della migrazione e la salvaguardia dei diritti dei migranti rispecchiano la politica nazionale in materia di migrazione e asilo, adottata dal Regno del Marocco nel 2013 sulla base delle direttive di sua maestà il re Mohammed VI”.
Il Marocco ha aderito alle norme dell’Organizzazione internazionale del Lavoro, nella fattispecie a otto convenzioni, rendendo il paese uno dei 65 firmatari delle convenzioni internazionali.
Al 28mo vertice dell’Unione Africana tenutosi il 31 gennaio 2017 le nazioni africane hanno riconosciuto al re del Marocco gli sforzi sulla questione della migrazione in Africa, a cominciare dalla creazione dell’Osservatorio Africano della Migrazione, nato a Marrakech nel 2018.
Come è stato spiegato, la gestione delle migrazioni comprende diverse misure preventive, in particolare la protezione dei migranti dalle organizzazioni criminali coinvolte nel traffico di migranti e nella tratta di esseri umani, e nel Marocco sono stati regolarizzati 50mila immigrati negli anni 2014 e 2017.
Il Marocco si impegna altresì ad adottare misure per migliorare le condizioni dei marocchini residenti all’estero, tutelarne i diritti, rafforzare i legami con la propria terra e facilitare il loro contributo allo sviluppo e alla vita politica, economica e sociale.
In questo dialogo interattivo con la delegazione marocchina, i membri del Comitato hanno accolto con favore la ratifica da parte del Marocco di numerosi strumenti internazionali nel campo dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori migranti. Gli esperti dell’Onu si sono interessati anche della situazione delle 45mila famiglie marocchine espulse dall’Algeria nel 1975, ed è stata Fatima Diallo ad interpellare Algeria sulla questione dell’espulsione delle famiglie marocchine residenti regolarmente e da molti anni in Algeria, e si è interrogata in particolare sulle misure prese per la restituzione dei loro beni e sui risarcimenti da parte dell’Algeria.
Il direttore degli Affari generali del Ministero degli Affari Esteri, Ismail Chekkori, ha ringraziato l’esperta Onu Diallo “per l’interesse dimostrato a questa tragedia umana e umanitaria”.