Marocco. Re Mohamed VI grazia Raissouni, condannata per aborto illegale

di Belkassem Yassine

Re Mohammed VI del Marocco ha concesso la grazia a Hajar Raissouni, condannata a una pena detentiva e ancora oggetto di procedimenti giudiziari per aver commesso il reato di aborto illegale. Lo riferisce il ministero della Giustizia, nella cui nota viene precisato che la grazia reale è motivata dalla dimensione umanaper la preoccupazione del re di preservare il futuro dei due fidanzati. Essi contavano di fondare una famiglia conformemente ai precetti religiosi e alla legge, nonostante l’errore commesso e che ha condotto a tale procedimento giudiziario. Il re ha inoltre concesso la grazia anche al fidanzato di Raissouni e alla squadra medical tutti condannati a termine del processo giudiziario.
E stato tuttavia osservato che sul caso Raissouni è alcune parti straniere si sono intomesse nei fatti che riguardano la società marocchina, mentre il Marocco non ha mai avuto la consuetudine di condurre ingerenze nei fatti sociali di altri paesi.
La giornalista Raissouni era stata condannata a un anno di carcere per aborto illegale e relazione sessuale extramatrimoniale insieme al cittadino sudanese Amin Rifaat: tutti, compreso medico e assistenti, erano stati arrestati all’uscita di uno studio medico della capitale marocchina, Rabat.
La legge marocchina consente di interrompere la gravidanza solamente quando la vita della donna è in pericolo e solo se il marito lo consente.