Marocco. Re Mohammed VI, ‘i marocchini liberi non permetteranno mai ai nichilisti di sminuire lo sviluppo in Marocco’

di Belkassem Yassine

Re Mohammed VI ha indirizzato un importante discorso alla Nazione in occasione del 19mo anniversario della salita al Trono. Il discorso è stato annunciato dalla città di al-Houceima, nel nord del paese e centro dell’Hirak, il movimento di protesta e di rivendicazioni sociali che ha agitato la città tra la fine del 2016 e durante il 2017.
Il sovrano ha avvertito che “il patriottismo, quando è autentico, rafforza l’unità e la solidarietà, particolarmente nei momenti difficili. È per questo che i marocchini liberi non si lasciano influenzare dai cambiamenti, anche se questi possano essere a volte duri. Meglio ancora, di fronte alle vicissitudini, per affrontare le prove e vincere le sfide, la loro fede si rinforza e la loro determinazione aumenta”.
“Sono quindi persuaso che i marocchini liberi non permetteranno mai ai nichilisti ed altri mercantili d’illusioni di utilizzare il pretesto di alcune disfunzioni per attentare alla sicurezza ed alla stabilità del Marocco o per deprezzare le sue acquisizioni e le realizzazioni”, ha proseguito il re notando che “in definitiva, i marocchini hanno coscienza del fatto che la nazione ed i cittadini sono i grandi perdenti del caos e della discordia”.
Il sovrano ha ribadito che “la Festa del Trono, di cui commemoriamo oggi il 19mo anniversario, è la celebrazione concreta della Beia (fedeltà) che mi lega a te. Simbolizza il patto che ci impegna reciprocamente a dare prova di una fedeltà immutabile alle costanti ed ai simboli sacri del Marocco e di accettare tutti i sacrifici per preservare la sua unità e la sua stabilità”. “il Marocco – ha proseguito – è la nostra patria, la nostra casa comune, è dovere tutti di proteggerlo e contribuire al suo sviluppo”. Il futuro del Marocco, come il suo passato ed il suo presente, dipende dalla responsabilità collettiva, “insieme, abbiamo realizzato molte cose, in diversi settori. E insieme ancora sapremo vincere le nuove sfide e concretizzare le aspirazioni a cui teniamo”.
“Di fronte agli sviluppi che conosce il nostro paese – ha poi detto il sovrano -, abbiamo più che mai bisogno di restare attaccati ai nostri valori religiosi e nazionali immutabili. Dobbiamo anche avere costantemente presenti i sacrifici fatti dai nostri antenati perché il Marocco resti unito, interamente sovrano ed eminentemente degno”.
Nello stesso discorso il re ha parlato a lungo della “questione sociale” del paese, invitando il governo ad adottare “misure di emergenza” su sanità e istruzione, sottolineando quanto sia necessario accelerare la creazione di “un sistema di registrazione nazionale per le famiglie che possono beneficiare di programmi di sostegno sociale”.