Marocco. Sahara Occidentale: per gli Usa l’indipendenza non è un’opzione

di Domenico Letizia

In un recente articolo pubblicato dal Wall Street Journal, il prestigioso quotidiano americano riporta che l’amministrazione statunitense sta seguendo con estrema attenzione la questione del Sahara Occidentale.
Per gli Stati Uniti la posizione è chiara: “Washington non sostiene un piano che mira alla creazione di un nuovo stato in Africa”.
Secondo quanto riportato dal WSJ la sicurezza nella regione è un’urgenza da risolvere il prima possibile anche accelerando il meccanismo delle Nazioni Unite a sostegno della MINURSO, poiché non sono visibili processi positivi nella regione.
“La Minurso dispone di 52 milioni di dollari per mantenere la stabilità, mantenere un cessate il fuoco in una regione molto difficile”, ha dichiarato il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale del Marocco Nasser Bourita. “Nessuno è morto dopo il cessate il fuoco, il che significa che è la missione di mantenimento della pace più proficua al mondo”, ha dichiarato il ministro al quotidiano americano.
Il Wall Street Journal riferisce che, nel momento in cui la comunità internazionale sta lavorando per estinguere i focolai di tensione e ripristinare la pace e la sicurezza, il Polisario continua a rappresentare una grave minaccia per la stabilità in Nord Africa e nel Sahel. Consapevole dei pericoli posti dall’autoproclamata Repubblica Sahrawi (RASD), la Casa Bianca è determinata a porre fine a questo conflitto evidenziando come la dinamica in corso sotto gli auspici delle Nazioni Unite sia l’opzione più sicura ed economica per innescare una soluzione consensuale al conflitto.
“Un nuovo stato in Africa potrebbe divenire un luogo meno sicuro. Tentare di istituire un nuovo paese, potrebbe creare un’area dalla quale gli insorti e i gruppiterroristi legati all’ISIS potrebbero trarre vantaggiologistico, utilizzando tale territorio come un rifugio”,viene riportato dal quotidiano statunitense, il quale sottolinea anche la posizione e le preoccupazioni comuni che legano Washington a Rabat.
Tali dinamiche potrebbero variare nel breve periodo, un pericolo che gli americani vogliono scongiurare, tenendo conto anche della delicata situazione istituzionale proveniente dall’Algeria.
In gioco vi è anche il futuro utilizzo delle risorse, del mare o dello spazio aereo del Sahara occidentale che interessa a numerose realtà della zona, influenzando le manovre geopolitiche dei protagonisti.