Marocco. Ue e paesi membri intenzionati a rafforzare le relazioni

di Belkassem Yassine

L’Unione Europea e diversi Stati membri hanno espresso l’importanza di mantenere attivo il partenariato strategico con il Marocco, nonostante la decisione della Corte di giustizia dell’UE (CGUE) di inficiare gli accordi di pesca e agricoli tra a causa del mancato coinvolgimento della rappresentanza del popolo saharawi del Sahara Occidentale.
Sono in particolare Francia, Belgio, Spagna Ungheria, Austria, Portogallo, Finlandia, Paesi Bassi ed Italia a sostenere il Marocco, oltre a condividere la dichiarazione congiunta della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dell’Alto rappresentante dell’Unione europea per la Politica estera Josep Borrell, nella quale è stato riaffermato l’impegno dell’Ue a favore della conservazione e del rafforzamento delle relazioni con il Marocco in tutti i settori, secondo il principio “pacta sunt servanda” (i patti devono essere mantenuti).
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha sottolineato che “Il partenariato strategico tra l’Ue e il Marocco è fondamentale, anche nel campo dell’agricoltura e della pesca”, aggiungendo poi che “La Corte europea dovrebbe tenerne conto”, in quanto “Il governo italiano, come ripeterò durante la mia visita a Rabat, vuole rafforzare ulteriormente la cooperazione con il Marocco”.
L’europarlamentare e componente della commissione Affari esteri Susanna Ceccardi ha affermato in una nota che “Non condividiamo la decisione della Corte di giustizia europea di annullare gli accordi Ue-Marocco su pesca e agricoltura. Il Marocco, sotto la cui giurisdizione statale ricade anche il territorio del Sahara Occidentale, rappresenta infatti un partner molto affidabile nell’area mediterranea, con il quale dovremmo rafforzare anziché indebolire la nostra storica, solida e profonda collaborazione strategica. L’auspicio della Lega è che questa sentenza, di cui prendiamo atto ma che valutiamo negativamente, sia solo un incidente di percorso superabile quanto prima e che le relazioni tra il Paese nordafricano e l’Unione Europea divengano sempre più strette per entrambe le parti”.