Il Centro di Aiuto e Soccorso Umanitario King Salman (KSRelief) dell’Arabia Saudita ha rivelato i numeri relativi al lavoro di volontario in corso presso il Centro. Lavoro che deriva dal ruolo pionieristico e umanitario dell’Arabia Saudita nei confronti della comunità internazionale in varie parti del mondo. Il KSRelief ha la consapevolezza dell’importanza di questo ruolo nell’alleviare la situazione sofferenza dell’umanità, affinché l’individuo possa vivere una vita dignitosa, e sotto la guida del re saudita, istituendo il Centro Re Salman per i soccorsi e gli aiuti umanitari, il cui lavoro si basa su principi umanitari di fornire aiuto ai bisognosi e fornire sollievo agli afflitti in varie parti del mondo.
Il Centro ha spiegato in una nota che la visione del principe ereditario e primo ministro principe Mohammed bin Salman, è quella di raggiungere un milione di volontari uomini e donne durante l’anno 2030. Ciò prevede una piattaforma per il lavoro volontario, come il Centro King Salman for Relief and Humanitarian Action che è la porta d’accesso al volontariato esterno internazionale. Da quando il lavoro di volontariato esterno è stato assegnato al Centro nel 2018, il Centro ha finora implementato 698 progetti di volontariato in 45 paesi in varie specializzazioni sanitarie, come chirurgia a cuore aperto, cateterizzazione, neurochirurgia, ortopedia, sostituzione articolare, interventi chirurgici del tratto urinario, interventi chirurgici su ustioni e deformità, chirurgia plastica e trapianto di organi.
Il primo progetto di trapianto di fegato è stato condotto in Sudan, oltre a protesi volontarie di arti e progetti di riabilitazione, che rientrano nell’ambito del Saudi Nour Volunteer. I programmi per combattere la cecità, il Programma Saudi Pulse per la chirurgia cardiaca e il cateterismo cardiaco e il Programma di volontariato saudita Hayat per le vittime del terremoto in Siria e Turchia, che sono considerati tra i più grandi programmi implementati dal King’s Salman Relief, attraverso il quale oltre Sono stati eseguiti 173.000 interventi chirurgici.
Il centro ha aggiunto nella nota: “Molti progetti di formazione dei volontari sono stati implementati nei settori del sostegno economico e dell’empowerment, come la manutenzione di tablet e telefoni cellulari, cucito e ricamo, energie rinnovabili, elettricità e cablaggio domestico, oltre a progetti di formazione nel campo delle ambulanze, ricerca e salvataggio e alcune persone hanno beneficiato di questi progetti di volontariato”.
Quasi un milione e settecentomila sono i beneficiari in tutto il mondo e, in continuità con il ruolo dell’Arabia Saudita nell’alleviare le sofferenze dell’umanità. Si prevede di implementare 365 progetti di volontariato in tutto il mondo entro il 2024 in vari settori del lavoro umanitario volontario in 53 paesi.