Medio Oriente. Tajani presiede riunione dei ministri degli Esteri del G7

Dagli auspici alla de-escalation alle forniture di armi a Israele.

di Enrico Oliari

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha presieduto ieri una riunione in videoconferenza con i colleghi del G7 per discutere della situazione in Medio Oriente. Tajani ha espresso “Insieme ai nostri partner”, “forte preoccupazione per i recenti avvenimenti che minacciano di determinare una regionalizzazione della crisi, a partire dal Libano”, e ha insistito che “Invitiamo le parti interessate a desistere da qualsiasi iniziativa che possa ostacolare il percorso del dialogo e della moderazione e favorire una nuova escalation”.
“Riaffermando il nostro sostegno al Piano Biden – ha continuato -, abbiamo ribadito il carattere prioritario di una favorevole conclusione dei negoziati sul cessate-il-fuoco a Gaza e sulla liberazione degli ostaggi, e confermato il nostro impegno per intensificare l’assistenza umanitaria alle popolazioni della Striscia anche nell’ambito di Food for Gaza”.
Nella dichiarazione finale i ministri hanno esortato “ancora una volta tutte le parti coinvolte a astenersi dal perpetuare l’attuale ciclo distruttivo di violenza di ritorsione, a ridurre le tensioni e impegnarsi costruttivamente verso la de-escalation. Nessun paese o nazione sta per guadagnare da un’ulteriore escalation in Medio Oriente”.
Resta da capire come fanno gli Usa e alleati a chiedere quanto sopra, dal momento che sono proprio gli Usa a fornire ad Israele le armi per compiere il genocidio in corso a Gaza, con le scontate conseguenze regionali a cominciare dal Libano e dall’Iran.