Merkel, l’Italia deve usare il Mes’. Conte, ‘decido io’

E sulla Brexit ammonisce Londra, ‘se non desidera regolamentazioni paragonabili a quelle europee, i rapporti saranno meno stretti’

di Guido Keller

Botta e risposta tra la cancelliera Angela Merkel e il premier italiano Giuseppe Conte sul Mes e più in generale sugli strumenti per superare la crisi economica conseguente all’emergenza coronavirus.
Per Merkel il ricorso al Mes resta una prerogativa italiana, ma ha ricordato nel suo intervento sulla Sueddeutsche Zeitung che “Attraverso la Bei abbiamo istituito il Mes con linee di credito preventive, o lo Sure per la cassa integrazione: si tratta di misure che possono essere usate da tutti, non le abbiamo create per perché rimangano inutilizzate”.
Merkel non si riferiva solo all’Italia ma anche all’Italia, indicando che il Recovery Fund (170 miliardi di cui 70 a fondo perduto e 80 come prestito agevolato per l’Italia) “non può risolvere tutti i problemi dell’Europa”, ed in particolare per l’economia del nostro paese ha auspicato il ricorso al Mes.
Una stoccata per l’indecisionismo italiano a cui Conte, impegnato in questi giorni sul decreto Semplificazioni , ha voluto rispondere che “Sul Meccanismo europeo di stabilità non è cambiato nulla, rispetto le opinioni di Angela Merkel, ma a fare i conti sono io, con il ministro Roberto Gualtieri, i ragionieri dello Stato e i ministri”. Ha poi aggiunto che “Lo Sure è un percorso già attivato, sul Mes non è cambiato nulla”.
Merkel ne ha avute anche per la Gran Bretagna, che dovrà “assumersi le conseguenze della Brexit”: “Dobbiamo disfarci dell’idea che siamo noi a dover definire ciò che vuole la Gran Bretagna: la Gran Bretagna decide, e noi Ventisette forniremo un’adeguata risposta”. Tuttavia “Se il Regno Unito non desidera delle regolamentazioni paragonabili a quelle europee in materia di ambiente, di mercato del lavoro o di norme sociali, i nostri rapporti saranno meno stretti”.