Migranti: Lamorgese strappa il meccanismo automatico di redistribuzione

di Guido Keller –

Chi sbarca in Italia o a Malta sbarca in Europa. Questo è in sintesi il concetto che è emerso al vertice tenutosi alla Valletta tra i ministri dell’Interno di Malta, paese ospitante in quanto presidente di turno dell’Ue, Italia, Francia, Germania e Finlandia. Si tratta di un disegno che verrà portato al Consiglio Ue di Giustizia e Interni che si terrà il prossimo 8 ottobre in Lussemburgo, ed il ministro italiano Luciana Lamorgese è riuscita a portare a casa la condivisione da parte dei presenti di un meccanismo automatico di redistribuzione sia dei richiedenti asilo che dei migranti economici. Accanto a questo è passata anche l’idea di fare dei respingimenti un impegno dell’Ue e non solo dei paesi d’approdo interessati e, come ha spiegato Lamorgese, “ciò rappresenta la base per il superamento dell’accordo di Dublino”.
Per il ministro “Da oggi possiamo dire che l’Italia non è più sola nella gestione dei flussi migratori: sono molto soddisfatta della disponibilità mostrata dagli altri Stati a seguire una linea finalmente europea. E non era affatto scontato. Porteremo la bozza di accordo al Consiglio degli Affari interni a Lussemburgo”. Lì però potrebbero opporsi i Visegrad, in particolare l’Ungheria di Viktor Orban, ii quale è stato osannato prima dalla base leghista e poi da quella di Fratelli d’Italia ad Atreju, nonostante abbia dimostrato con i fatti che il problema migranti e profughi resti di competenza di italiani e maltesi.
Il vertice di Malta, al quale era presente il commissario europeo uscente all’Immigrazione Avramopoulos, ha messo nella bozza anche la rotazione dei porti per le Ong e maggiori finanziamenti per la gestione dei migranti, ed ancora la penalizzazione economica per i paesi che non parteciperanno al carico di responsabilità.
Rammentando che “non possiamo lasciare Malta e l’Italia da sole”, il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer si è detto “molto soddisfatto” dei risultati, dal momento che “i meccanismi concordati oggi a Malta per i salvataggi in mare gettano la strada per una politica comune europea”.