Moldavia. Interferenze russe: gli Usa dichiarano il loro sostegno a Chisinau

di Antoniu Martin * –

Ha fatto il giro del mondo la recente dichiarazione della presidente della Repubblica di Moldavia, Maia Sandu, secondo la quale vi sarebbero informazioni su un piano russo per un colpo di stato a Chisinau. “Il piano per il prossimo periodo prevede azioni col coinvolgimento di sabotatori con background militare, mimetizzati in abiti civili, addestrati a intraprendere azioni violente, attacchi alle istituzioni statali e presa di ostaggi”, ha affermato Maia Sandu.
Il piano verrebbe messo in atto da persone al di fuori della Moldavia, che compirebbero azioni violente. Nel testo citato si afferma anche che le autorità moldave faranno tutto il necessario per proteggere lo Stato e i cittadini, la pace e l’ordine pubblico.
La denuncia della presidente moldava risponderebbe al “modus operandi” delle operazioni speciali intraprese dalla Federazione Russa nel corso del tempo in diversi Paesi. Va notato che recentemente il ministro degli Esteri russo, Serghey Lavrov, ha dichiarato che la Repubblica di Moldavia è il prossimo paese che conoscerà il destino dell’Ucraina quale sanzione per la politica filo-occidentale.
La Federazione Russa ha condotto e continua a condurre una vera e propria guerra ibrida contro la Repubblica di Moldavia, attraverso la quale cerca di bloccare il suo cammino europeo. L’approccio del governo di Chisinau per avvicinare sempre più il Paese all’Unione Europea (nel 2022 la Moldavia ha ottenuto lo status di Paese candidato all’Ue) è visto con forte ostilità da Mosca.
In questo delicato contesto per la Moldavia i messaggi di sostegno provenienti dalle cancellerie occidentali sono estremamente importanti. Forse il più enfatico è arrivato da Washington, attraverso la voce del coordinatore delle strategie di comunicazione del Consiglio di sicurezza della Casa Bianca, John Kirby, il quale ha affermato che gli Stati Uniti “sono decisamente al fianco del governo moldavo e del popolo moldavo”.
La reazione degli Stati Uniti a favore di Chisinau non è nuova. Sin dalle prime settimane dei conflitti in Ucraina alti funzionari americani hanno lanciato messaggi di sostegno alla Repubblica di Moldavia, la cui Transnistria resta una regione russofona e secessionista. Durante la visita di inizio marzo 2022 a Chisinau il segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato il fermo sostegno alla “sovranità e integrità territoriale della Repubblica di Moldavia”. Gli Stati Uniti, in quanto esponente di spicco della comunità occidentale, ribadiscono il proprio sostegno al governo filo-occidentale di Chisinau, legittimato dalla volontà della maggioranza dei cittadini moldavi, e implicitamente alle riforme da esso intraprese.

* Storico e analista politico.