Moldavia. L’Ue e la Transnistria

di Antoniu Martin

La Repubblica di Moldavia ha presentato il 3 marzo 2022 la domanda di adesione all’Unione Europea, e l’11 aprile ha ricevuto da Bruxelles il Questionario previsto per tracciare la radiografia dell’attuale società del paese.
Presso la presidenza della Repubblica di Moldavia è stata istituita la “Commissione per l’integrazione europea”, con lo scopo di preparare l’adesione all’Ue: si tratta di un approccio che è diventato un vero e proprio “progetto paese”, ideato, secondo la presidente Maia Sandu, come “il progetto di una generazione”.
In questi giorni è allerta per gli attentati presso alcune strutture pubbliche nella regione separatista della Transnistria, segno dei riflessi che sta avendo sulla regione l’aggressione russa all’Ucraina. Le autorità di Chişinău hanno annunciato misure volte a rafforzare la sicurezza ed hanno esortato i cittadini a mantenere la calma.
Va notato che nella Repubblica di Moldavia tutte le comunità etniche convivono pacificamente, ogni tentativo di forzare le cose su queste basi è infondato.
I partner occidentali della Moldavia hanno affermato di sostenere la sovranità e l’integrità territoriale del paese, hanno chiesto calma e responsabilità e che gli incidenti non vengano strumentalizzati a fini politici.
Le autorità della Romania, che è il principale sostenitore del percorso europeo della Moldavia, hanno espresso il proprio sostegno alla “soluzione politica del problema transnistriano, nel rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale della Repubblica di Moldova, entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti, e senza pregiudicare il suo orientamento europeista”.