Moldavia. Secondo i media occidentali Ilam Shor fomenterebbe le manifestazioni anti-occidente

Notizie Geopolitiche –

La Moldavia si trova ad essere particolarmente esposta agli effetti collaterali della guerra in Ucraina, e la Federazione Russa sta utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione per orientare l’opinione pubblica e scongiurare l’entrata del paese nell’Unione Europea. I moldavi sono infatti vittime della guerra di propaganda, ed anche la recente manifestazione pro Russia che si è tenuta nella capitale Chisinau sarebbe, secondo i media occidentali, stata organizzata e finanziata da politici vicini al Cremlino.
Rifacendosi a proprie fonti che avrebbero avuto accesso a documenti riservati, il Washington Post ha riportato che il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha inserito nella lista delle sanzioni il politico moldavo Ilan Shor in quanto accusato di aver partecipato a un piano russo finalizzato a creare disordini politici nel paese europeo e ad influenzare l’opinione pubblica contro l’adesione del paese all’Unione Europea.
Ilan Shor, che è deputato al Parlamento moldavo per il Movimento per l’uguaglianza Socio-Politico Repubblicano, è un faccendiere con anche cittadinanza israeliana, in passato rimasto coinvolto in una maxi-frode bancaria e condannato per corruzione, senza tuttavia aver scontato un giorno di detenzione.
Fatto sta che, in base alle accuse di Washington, Shor sarebbe oggi l’uomo del Cremlino a Chisinau, ed avrebbe gioco facile, dal momento che Gazprom ha già ridotto significativamente la fornitura di gas alla Moldavia e il costo della vita è schizzato alle stelle. Inoltre vi è l’aspetto delle minoranze russofone, con Vladimir Putin pronto a muovere guerra contro i paesi che a suo dire non le rispettano: la Moldavia ha una sottile regione separatista, la Transnistria, abitata da una maggioranza composta da individui di etnia russa e che Mosca non ha intenzione di ritrovarsela ennesimo avamposto della Nato.
Certo è che nella guerra delle informazioni il Washington Post non ha certo un passato (e un presente) di chiara imparzialità, basti pensare alle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein, riportate con tanto di foto, che alla fine si sono dimostrate essere solo tubi. Ma tanto è bastato per invadere l’Iraq e fare milioni di morti.
Ieri un missile russo è stato colpito nell’Ucraina meridionale ed è caduto nel villaggio moldavo di Naslavcea, provocando danni materiali ma fortunatamente nessuna vittima.