di Giuseppe De Santis –
Negli ultimi anni la parte settentrionale del Mozambico è stata sconvolta da attacchi terroristici da parte di militanti jihadisti che ha causato 4.258 morti e la fuga di piu di 820 mila persone.
L’insicurezza di quest’area peró ha anche risvolti economici, dal momento che ha reso quasi impossibile sfruttare gli enormi giacimenti di gas naturale che permetterebbero al Mozambico di diventare una nazione a reddito medio.
Questa situazione preoccupa anche il governo della Tanzania’ in quanto teme che i terroristi possano attraversare i confini e entrare nel proprio territorio. Per tale motivo il 21 Settembre la presidente della Tanzania Samia Suhulu Hassan si è recata a Maputo per discutere del problema col suo omologo mozambicano Filipe Jacinto Nyusi.
I due paesi hanno firmato un accordo per la lotta al terrorismo e al crimine, e anche se i dettagli non sono stati rivelati, questo impegno é un’ulteriore dimostrazione di come i paesi africani stiano collaborando tra loro per risolvere i problemi relativi alla sicurezza.
Nelle scorse settimane il porto mozambicano di Mocimboa da Praia é stato liberato dall’occupazione degli jihadisti grazie a un intervento da parte delle forze mozambicane aiutate da truppe del Ruanda, e anche se la lotta è lontana dall’essere conclusa, questa vittoria dimostra che l’impegno congiunto delle forze amate africane può portare a risultati importanti.