di Alberto Galvi –
Il neo presidente del Mozambico Daniel Chapo ha prestato giuramento di fronte a un gruppo di circa 1.500 sostenitori. Cyril Ramaphosa, presidente del vicino Sudafrica, è stato uno dei pochi capi di stato presenti all’inaugurazione. Chapo, del partito Frelimo da sempre al governo, ha promesso di proteggere la democrazia e i diritti umani. Inoltre si è impegnato a ridurre le dimensioni del governo riducendo il numero dei ministeri, a contrastare la disoccupazione giovanile e a dare priorità alla salute e all’istruzione.
Secondo i risultati ufficiali, il leader dell’opposizione Venancio Mondlane è arrivato secondo alle elezioni, ma sostiene di aver di fatto vinto. Secondo stime non governative più di 300 persone sono state uccise durante le proteste che denunciavano brogli elettorali.
Venancio Mondlane sostiene che le elezioni del 9 ottobre sono state truccate a favore del Frelimo, partito che governa il Mozambico dall’indipendenza dal Portogallo nel 1975. Mondlane è tornato in Mozambico dopo un esilio autoimposto, la polizia ha risposto con violenza letale ai sostenitori che erano scesi in piazza per accoglierlo.
Il Mozambico è ricco di risorse, ma nonostante queste ricchezze la maggior parte della popolazione del paese rimane povera a causa di corruzione endemica e di anni di declino economico, disoccupazione e conflitto armato.