Mozambico. Nyusi apre a trattativa con ribelli in regione gas

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Il governo del Mozambico potrebbe avviare un negoziato con i ribelli noti come al-Shabab, responsabili di raid e incursioni che nel nord del Paese avrebbero provocato negli ultimi due anni oltre 200 vittime.
A manifestare l’orientamento dell’esecutivo e’ stato il presidente Filipe Nyusi, nel corso di un comizio nella provincia di Cabo Delgado, una delle aree più colpite dalle violenze.
Secondo il capo dello Stato, la condizione per l’avvio delle trattative è che i ribelli mostrino il “proprio volto”, accettando dunque di uscire dalla clandestinità.
Il gruppo armato è stato soprannominato al-Shabab per l’affiliazione islamista, nonostante non sembrino esistere legami con una omonima formazione somala e nonostante le particolarità del contesto locale, dove sono stati individuati ricchi giacimenti di idrocarburi.
Le incursioni hanno preso di mira anche le province di Macomia, Palma e Nangade, dove sono state date alle fiamme centinaia di case. L’annuncio di Nyusi è giunto a poche settimane dalle elezioni del 15 ottobre, con le quali il presidente cerca la conferma. Solo pochi mesi fa, il governo di Maputo aveva sottoscritto un accordo di pace con la Renamo, formazione guerrigliera coinvolta nel conflitto civile divampato nel 1975 e tornato a causare vittime in anni recenti.