Myanmar. Aung San Suu Kyi è stata condannata per altri sei anni per quattro casi di corruzione

di Alberto Galvi

La ex leader democraticamente eletta di Myanmar Aung San Suu Kyi è stata condannata a 6 anni di reclusione da un tribunale del suo paese, governato dai militari dopo il colpo di stato che l’ha deposta, per quattro casi di corruzione; la pena si aggiunge alla sua precedente condanna detentiva di 11 anni.
Il processo si è svolto a porte chiuse, senza accesso per i media o il pubblico, e sul procedimento è stato vietato ai suoi avvocati di rivelare informazioni. Nei quattro casi di corruzione Suu Kyi avrebbe abusato della sua posizione per affittare terreni pubblici a prezzi inferiori al mercato e per aver costruito una residenza con donazioni destinate a scopi di beneficenza.
Aung San Suu Kyi era già stata condannata a 11 anni di carcere per sedizione, corruzione e altre accuse in precedenti processi dopo che i militari avevano estromesso il suo governo e l’avevano detenuta nel febbraio 2021, il giorno in cui il suo partito avrebbe iniziato un secondo governo di cinque anni. Il partito della NLD (National League for Democracy) di Suu Kyi ha vinto le elezioni generali del novembre 2020 contro l’USDP (Union Solidarity and Development Party), sostenuto dai militari.
La giunta militare ha affermato che la diffusa frode elettorale alle elezioni è stata la ragione per rovesciare il governo civile e invalidare i risultati. La commissione elettorale civile ha negato le accuse di frode prima che fosse sciolta. Suu Kyi ha respinto tutte le accuse che sono state presentate contro di lei. I suoi avvocati dovrebbero presentare ricorso anche contro l’ultima condanna. Inoltre altri membri del partito NLD di Suu Kyi e del suo governo sono stati arrestati e imprigionati e le autorità prima delle prossime elezioni potrebbero sciogliere il partito.