Myanmar. Le forze anti-colpo di Stato prossime alla vittoria sui generali al potere

di Alberto Galvi

Stimolate dai successi di una grande offensiva iniziata alla fine di ottobre, le forze anti-colpo di Stato di Myanmar del NUG (National Unity Government) affermano di essere vicine alla vittoria sui generali che presero il potere tre anni fa. La Giunta del Myanmar sta lottando per affermare il controllo sul territorio, con perdite umilianti negli ultimi mesi e crescenti critiche nei confronti del suo leader, Min Aung Hlaing, da parte degli stessi filo-militari.
Dalla fine dell’anno scorso le forze anti-colpo di Stato hanno ottenuto buoni risultati con l’operazione 1027, un’alleanza di gruppi armati etnici e combattenti della resistenza. Il NUG comprende politici eletti che sono stati rimossi col colpo di Stato del febbraio 2021 e hanno istituito la cosiddetta PDF (People’s Defense Armed Forces) dei civili, dopo che l’esercito ha risposto con la forza brutale alle proteste pacifiche contro la presa del potere.
Mentre le forze anti-colpo di Stato avanzano in molteplici aree del paese prendendo il controllo degli avamposti militari e di diverse città, i generali si trovano ad affrontare la sfida più grande da quando hanno rovesciato il governo eletto di Aung San Suu Kyi. L’operazione 1027 mirava inizialmente a sottrarre territorio alla giunta nel nord del paese.
I generali di Myanmar sono stati accusati di gravi violazioni dei diritti umani, compresi crimini contro l’umanità nella repressione contro l’opposizione. Almeno 4.468 civili sono stati uccisi dopo il colpo di Stato e quasi 20mila persone sono detenute per motivi politici. Interi villaggi sono stati rasi al suolo e gli attacchi aerei, dove l’esercito ha una schiacciante superiorità, si sono intensificati.
I paesi membri delle Nazioni Unite dovrebbero sollecitare il Consiglio di sicurezza dell’ONU a imporre un embargo sulle armi al Myanmar, comprese sanzioni sul carburante per aerei. Nell’ultimo anno hanno implementato sanzioni l’Unione Europea, il Regno Unito, gli Stati Uniti e altri.