Nagorno Karabakh. Amnesty International conferma l’uso da parte armena di bombe a grappolo

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Amnesty International ha confermato l’utilizzo di bombe a grappolo da parte dell’Armenia sulla città azera di Barda, cosa tra l’altro riferita dal ministero degli Esteri dell’Azerbaijan.
L’impiego di tali armi, consistenti in contenitori che a loro volta si disintegrano rilasciando numerose sub munizioni esplosive che investono un’area vasta, è proibito da una convenzione Onu del 2008 entrata in vigore due anni dopo e sottoscritta da 108 paesi tra i quali però non figurano ne’ l’Armenia ne’ l’Azerbaijan.
L’attacco su Barda con bombe a grappolo 9N235 Smerch di fabbricazione russa ha colpito un quartiere residenziale vicino a un ospedale, uccidendo 21 persone e ferendone una settantina.
Marie Struthers, direttore regionale di Amnesty per l’Europa orientale e l’Asia centrale, ha affermato che “Il lancio di munizioni a grappolo in aree civili è crudele e sconsiderato e provoca morte, ferite e miseria indicibili”. “Le munizioni a grappolo – ha aggiunto – sono armi intrinsecamente indiscriminate e il loro uso in qualsiasi circostanza è vietato dal diritto internazionale umanitario. Chiediamo nuovamente a entrambe le parti di smettere immediatamente di usare le munizioni a grappolo e di dare la priorità alla protezione dei civili”.