Nagorno Karabakh. Proseguono gli scontri, gli azeri entrano a Shusha

Notizie Geopolitiche –

Ignorato l’ennesimo invito della comunità internazionale al cessate-il-fuoco, proseguono gli scontri tra armeni e azeri in Nagorno Karabakh, la regione montagnosa autoproclamatasi negli anni Novanta repubblica indipendente con il sostegno di Yerevan, i cui militari avevano preso il controllo anche di sette province dell’Azerbaijan costringendo la popolazione alla fuga.
Oggi il presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev ha reso nota via Twitter la conquista di altre 16 cittadine nel Nagorno-Karabakh, segno che l’avanzata prosegue nonostante le perdite e le reciproche accuse di violazione dei diritti umani e di impiego di armi vietate come le bombe a grappolo o al fosforo bianco, specie in occasione del bombardamento di città e quindi di obiettivi civili.
Il ministero della Difesa dell’autoproclamata repubblica del Nagorno-Karabakh ha riferito di “Intensi combattimenti nell’area di Shushi-Karin Tak”, un’area di rilevanza strategica che se conquistata aprirebbe agli azeri la strada per la capitale Stepanakert. Stando a quanto ha riportato il ministero i militari hanno “respinto con successo diversi tentativi” di attacco “da parte delle forze armate azere”, ma poi si è appreso che la città di Shusha è stata presa dai militari di Baku.
Intanto i leader di Russia, Stati Uniti e Francia sono tornati ad invitare le parti ad incontrarsi attorno a un tavolo, mentre la Turchia è tornata ad offrire a Baku “qualsiasi aiuto richiesto” per ristabilire la sua sovranità sul Nagorno Karabakh.