Namibia. La Cina costruirà il più grande desalinizzatore d’Africa

di Giuseppe Gagliano

La costruzione del più grande impianto di desalinizzazione d’acqua in Africa, situata in Namibia e realizzata dal China General Nuclear Power Group (CGN), rappresenta un progetto di grande rilevanza strategica e geopolitica. La capacità di produzione dell’impianto, pari a 20 milioni di tonnellate d’acqua desalinizzata all’anno, avrà un impatto decisivo non solo sulla disponibilità di acqua dolce nel paese, ma anche sul suo sviluppo economico e sulla cooperazione internazionale tra Namibia e Cina.
L’importanza infrastrutturale di questo progetto risiede principalmente nella sua capacità di risolvere una delle principali sfide della Namibia: la carenza cronica di acqua dolce, in particolare nelle aree costiere centrali e occidentali. Queste zone, che includono importanti centri industriali e minerari, soffrono di una scarsità di risorse idriche che ha limitato il potenziale di crescita economica e lo sviluppo delle comunità locali. L’impianto di desalinizzazione consentirà di affrontare questo problema in modo sostenibile, trasformando l’acqua marina in una risorsa vitale per l’agricoltura, l’industria e l’uso domestico, garantendo così un supporto fondamentale alla crescita delle attività produttive.
Dal punto di vista politico l’investimento cinese si inserisce nella più ampia strategia della Nuova Via della Seta, lanciata dalla Cina per rafforzare le sue relazioni con i paesi emergenti attraverso il finanziamento e la costruzione di infrastrutture strategiche. Questo progetto in Namibia non solo migliorerà le condizioni locali, ma rafforzerà anche l’influenza geopolitica della Cina nel continente africano, che rappresenta un partner chiave per Pechino. L’Africa, e in particolare i paesi con risorse naturali abbondanti come la Namibia, offre opportunità significative in termini di investimenti economici, accesso alle risorse e apertura di nuovi mercati per le imprese cinesi.
Dal punto di vista della logica economica la costruzione dell’impianto avrà un effetto a cascata positivo sull’economia namibiana. L’industria mineraria, uno dei principali settori economici del paese, dipende fortemente da risorse idriche sicure per il suo funzionamento. La disponibilità di acqua desalinizzata in quantità sufficiente permetterà una maggiore espansione delle attività estrattive e favorirà l’attrazione di nuovi investimenti stranieri nel settore. Inoltre, l’impianto creerà nuove opportunità di lavoro durante la sua costruzione e successiva operatività, contribuendo a ridurre la disoccupazione e stimolando la crescita economica interna.
Questa infrastruttura dimostra la volontà della Namibia di rafforzare le sue relazioni con la Cina, che è ormai uno dei principali partner economici del paese. La Cina dal canto suo vede nella Namibia una piattaforma per espandere la sua influenza in Africa e garantire l’accesso a risorse strategiche come l’uranio, fondamentale per il settore energetico nucleare cinese. In cambio, la Namibia ottiene infrastrutture vitali per il proprio sviluppo, rafforzando la sua posizione nella regione africana e migliorando le condizioni di vita della sua popolazione.
In sintesi il progetto dell’impianto di desalinizzazione rappresenta un esempio concreto di come la collaborazione tra Namibia e Cina possa portare benefici reciproci, inserendosi in una logica geopolitica ed economica che va oltre il semplice aspetto infrastrutturale. La Namibia ottiene una soluzione a lungo termine per la sua crisi idrica, mentre la Cina consolida il suo ruolo di attore globale influente, espandendo la sua presenza in un continente cruciale per le sue ambizioni future.