Namibia. La Corte Suprema si è pronunciata a favore del riconoscimento dei matrimoni gay di altri paesi

di Alberto Galvi –

La Corte suprema della Namibia si è pronunciata a favore del riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti tra cittadini namibiani e coniugi stranieri in altri paesi, rendendo la Namibia la seconda nazione del continente dopo il Sudafrica.
I giudici hanno stabilito con un voto di 4 a 1 che i namibiani sposati con cittadini stranieri in giurisdizioni straniere devono essere riconosciuti come qualsiasi altra coppia sposata all’interno del paese. Uno dei giudici ha dissentito sulla base del fatto che le leggi della Namibia non riconoscono le relazioni tra persone dello stesso sesso. Gli altri quattro giudici invece hanno stabilito che il mancato riconoscimento delle coppie dello stesso sesso viola i loro diritti alla dignità e all’uguaglianza.
Negli ultimi mesi la Corte suprema della Namibia si è occupata di casi simili che trattano il tema dell’omosessualità: il paese sta assistendo una raffica di cause giudiziarie sui diritti delle coppie dello stesso sesso di sposarsi. L’omosessualità è illegale in Namibia in base a una legge sulla sodomia del 1927, raramente applicata e residuo della colonizzazione britannica.
Oltre 30 paesi africani hanno leggi che vietano le relazioni e gli atti sessuali tra persone dello stesso sesso, ma Namibia, Botswana e Sudafrica hanno assunto una posizione diversa.
Diversi namibiani gay attualmente si sposano in Sudafrica e, dopo la sentenza dello scorso 16 maggio potranno vedere riconosciuta la loro unione in patria.