Namibia. Solo alcuni dei capi tradizionali hanno accettato il risarcimento della Germania

di Alberto Galvi

Un gruppo di capi tradizionali della Namibia ha dichiarato di aver accettato un’offerta di risarcimento da parte della Germania e il riconoscimento che all’inizio del ventesimo secolo durante l’era coloniale il massacro di decine di migliaia di persone sia stato un genocidio.
La scorsa settimana la Germania si è impegnata a stanziare 1,1 miliardi di euro per progetti in un periodo di 30 anni.
Lo stanziamento di questi fondi serve per aiutare le persone appartenenti alle comunità dei discendenti delle persone uccise tra il 1904 e il 1908, quando la Germania governava il paese dell’Africa meridionale.
L’accordo deve essere ancora ratificato dai parlamenti di entrambi i paesi. Il Bundestag dovrebbe farlo prima delle elezioni generali di settembre, ed il presidente Frank-Walter Steinmeier dovrebbe chiedere ufficialmente perdono nel corso di una cerimonia presso il parlamento namibiano.
Già oggi la Germania attraverso il ministro degli Esteri Heiko Maas ha chiesto perdono alle vittime. I capi tradizionali attraverso il Consiglio Ovaherero-OvaMbanderu e Nama, che consiste in 21 capi tribù della Namibia, hanno accettato l’offerta, ma hanno detto che potrebbe ancora essere migliorata attraverso ulteriori negoziati.
Altri capi tradizionali l’hanno rifiutata affermando di volere circa 487 miliardi di euro pagati in 40 anni e fondi pensione per le comunità colpite. Fin dall’inizio dei negoziati diversi discendenti dei sopravvissuti al genocidio si sono mostrati critici nei confronti rifiutando la posizione del governo namibiano.
L’avvocato Vekuii Rukoro ha espresso perplessità nei confronti del governo per non aver insistito sui risarcimenti finanziari. Rukoro è il leader dell’OTA (Ovaherero Traditional Authority) e capo supremo del popolo Herero. La Germania ha negoziato l’accordo con il governo namibiano, il quale rappresenta la popolazione del paese nel suo insieme, e non con i gruppi dei discendenti degli Herero e dei Nama.
Gli storici dicono che la maggior parte degli Herero, circa 65mila, sia stata uccisa, così come almeno 10mila dei Nama, in quella che allora era l’Africa sudoccidentale tedesca. A quel tempo il generale tedesco Lothar von Trotha fu inviato per sedare una rivolta del popolo Herero e ordinò alle sue truppe di annientare l’intera tribù.