Nepal. Le elezioni parlamentari si terranno il prossimo 20 novembre

di Alberto Galvi –

Il governo nepalese terrà le elezioni parlamentari il prossimo 20 novembre, tra le preoccupazioni per l’inflazione elevata e l’esaurimento delle riserve valutarie che hanno portato all’aumento dei prezzi di cibo ed energia. Il paese ha assistito a un’inflazione al dettaglio annuale dell’8,56 per cento a giugno, la più alta in quasi sei anni. Le riserve valutarie sono scese a quasi 9 miliardi di dollari, appena sufficienti a coprire le importazioni per circa sei mesi, dai circa 12 miliardi di dollari l’anno prima.
Una riunione di gabinetto ha approvato la data per l’elezione della Camera dei rappresentanti di 275 membri: 165 seggi eletti direttamente in collegi uninominali a maggioranza semplice e il resto direttamente in un unico collegio nazionale con voto di rappresentanza proporzionale a lista chiusa, con soglia di sbarramento del 3 per cento. I membri durano in carica 5 anni. Il governo ha annunciato la data delle elezioni due giorni dopo la Commissione elettorale. Il corpo elettorale ha accolto favorevolmente la mossa del governo, anche se la data è stata modificata. Volte a cementare un sistema federale, si terranno contemporaneamente le elezioni per sette assemblee statali, istituite ai sensi della prima costituzione con la caduta della monarchia adottata nel 2015.
In Nepal è al potere dal luglio dello scorso anno un’alleanza di comunisti, compresi gli ex ribelli maoisti, e il partito centrista del Congresso nepalese con a capo il primo ministro Sher Bahadur Deuba. Il principale partito di opposizione è l’UML (Communist Party of Nepal) dell’ex primo ministro KP Sharma Oli, considerato più vicino a Pechino.
Il Nepal ha visto 10 governi cambiare da quando la monarchia è stata abolita nel 2008. Deuba è stato primo ministro cinque volte. Nelle elezioni delle assemblee municipali dello scorso maggio, i partiti che sostengono Deuba hanno vinto un po’ più assemblee del partito UML. Gli sviluppi politici in Nepal sono seguiti da vicino da Cina e India, che si contendono l’influenza geopolitica della regione.