Nicaragua. Restrizioni Usa sui visti a 93 funzionari

di Alberto Galvi

Gli Stati Uniti hanno imposto restrizioni sui visti a 93 d funzionari nicaraguensi per il sostegno al regime del presidente Daniel Ortega in occasione della sua rielezione, avvenuta lo scorso anno.
Il Dipartimento di Stato ha annunciato di aver ritirato i visti dei giudici che hanno condannato i leader dell’opposizione, nonché dei legislatori che avevano collaborato a mettere al bando ONG e gruppi civici. Le identità dei 93 funzionari non sono state ancora rese note.
Gli Stati Uniti restano profondamente preoccupati per le ingiuste detenzioni di prigionieri politici da parte del regime di Ortega-Murillo e per gli abusi in corso contro membri della società civile.
Alle elezioni del novembre 2021 Washington e i suoi alleati hanno respinto la vittoria di Ortega definendola una farsa, con il voto che si è svolto dopo un ampio giro di vite del governo sui politici dell’opposizione e sulle aspiranti alle presidenziali.
Il regime sta trattenendo più di 180 prigionieri politici di cui molti ora sono stati condannati a lunghe pene detentive con accuse che i gruppi per i diritti umani ritengono infondate. Altre figure dell’opposizione sono fuggite all’estero.
L’attuale presidente nicaraguense ha rovesciato la dittatura di Anastasio Somoza, che è durata dal 1936 al 1979. Ortega è stato uno dei leader del FSLN (Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale), e ha combattuto i ribelli Contras appoggiati dagli Stati Uniti in una sanguinosa guerra negli anni ’80, ma oggi è accusato di instaurare una dittatura.
Ortega ha difeso le azioni del suo governo affermando che le figure dell’opposizione rappresentavano un pericolo per il paese. Inoltre ha anche affermato che i loro arresti sono stati effettuati in conformità con la legge.