Niger. Elezioni: Mohamed Bazoum e il partito PNDS-Tarrayya sono in testa

di Alberto Galvi –

Il partito PNDS-Tarrayya (Nigerien Party for Democracy and Socialism) al governo del Niger sembra sulla buona strada di vincere le elezioni presidenziali e legislative, poiché il suo candidato Mohamed Bazoum ha un grande vantaggio sugli altri 19 concorrenti. L’ex ministro dell’Interno è il favorito per succedere al presidente Mahamadou Issoufou e punta alla vittoria al primo turno, cosa che non era mai accaduta nel Paese, mentre Mahanene Ousmane del partito MNRD-Hankouri (Nigerien Movement for Democratic Renewal) è al secondo posto con un ampio distacco.
La sua vittoria appare netta in quanto è il principale leader dell’opposizione, Hama Amadou, è stato considerato non idoneo a partecipare alle elezioni. Intanto la COPA (Coalition for an Alternative), ha riunito circa 20 partiti politici tra cui il MODEN/FA (Nigerien Democratic Movement for an African Federation) di Amadou, che ha chiesto il boicottaggio delle urne, sostenendo che il processo elettorale non si è svolto regolarmente.
La candidatura di Amadou è stata respinta a causa di una condanna a un anno di reclusione che ha ricevuto nel 2017 per i suoi collegamenti con una rete di trafficanti di bambini dalla Nigeria. La legge elettorale impedisce ai cittadini condannati per crimini con pene detentive di un anno o superiori di candidarsi alla presidenza. 
Inoltre Bazoum ha beneficiato della macchina elettorale del suo partito e dello Stato, promettendo di concentrarsi sulla sicurezza e sull’istruzione, soprattutto a favore delle donne. Il Niger è noto per i matrimoni in giovane età e ha uno dei tassi di fertilità tra i più alti al mondo.
Alle elezioni legislative si è votato per i 171 membri dell’Assemblea nazionale, di cui 158 sono eletti direttamente in 8 collegi multi-nominali in 7 regioni e Niamey per rappresentanza proporzionale di lista di partito, mentre 8 collegi sono riservati alle minoranze elette in collegi speciali a seggio unico a maggioranza semplice. Inoltre 5 seggi sono riservati ai nigerini residenti all’estero, con un seggio per continente, eletti in collegi elettorali uninominali a maggioranza semplice. I membri eletti restano in carica per 5 anni. I principali partiti sono: PNDS-Tarrayya, MNRD-Hankouri, MNSD-Nassara (National Movement for the Development of Society-Nassara) e MPR-Jamhuriya (Patriotic Movement for the Republic).
Una delle principali sfide per il prossimo presidente sarà quella di frenare gli attacchi dei militanti jihadisti legati da prima ad al-Qaeda e successivamente allo Stato islamico e che effettuano regolarmente attacchi vicino al confine occidentale in Mali e Burkina Faso, uccidendo centinaia di persone dal 2010 e causando la fuga di circa 500mila rifugiati e sfollati.
Gli altri grandi problemi del Paese sono la povertà estrema e i cambiamenti climatici. Inoltre la pandemia da Covid-19 ha rallentato la crescita, aggravando gli effetti dei cambiamenti climatici e dei già prezzi bassi per l’uranio, il principale prodotto di esportazione.
Il Niger sta cercando di raggiungere la sua prima transizione democratica in assoluto, con Issoufou che cede il potere dopo la fine del suo secondo mandato per un totale di 10 anni di presidenza.