Nigeria. Errore degli aerei contro il Boko Haram: è strage in un campo profughi

di C. Alessandro Mauceri

Strage di innocenti in un campo profughi in Nigeria: l’aeronautica militare in missione e per combattere gli estremisti di Boko Haram ha aperto il fuoco sul bersaglio sbagliato. A dare la notizia per prima è stata l’associazione Medici Senza Frontiere, la quale ha parlato di decine i morti, approssimativamente, secondo diverse fonti, fra i 50 e i 100.
Il campo profughi si trovava a Kala Balge, nello stato nord orientale del Borno, non lontano dalla zona dove pare si nasconde il gruppo jihadista affiliato ad Isis. “Stiamo ancora accertando il numero delle vittime”, ha dichiarato il generale Lucky Irabor parlando con la stampa nella città di Maiduguri e sottolineando di aver ordinato la missione sulla base di informazioni confermate. Tra i feriti ci sarebbe anche personale umanitario della Croce Rossa Internazionale e di Medici Senza Frontiere, che però non hanno ancora commentato l’accaduto.
Quanti accaduto potrebbe non essere il primo errore di questo tipo commesso dall’esercito ufficiale. Alcune delle ragazze di Chibok rapite da Boko Haram un paio d’anni fa hanno parlato di bombardamenti analoghi sui campi in cui si trovavano durante la loro prigionia.
La differenza rispetto agli altri attacchi è che questa volte nel campo profughi erano presente personale di Medici Senza Frontiere e della Croce Rossa; quedst’ultima ha comunicato che tra le vittime figurebbero anche sei suoi dipendenti, i quali “Facevano parte dell’equipe che si occupava di fornire cibo ai 25mila profughi presenti a Ranna”.
Medici Senza Frontiere ha definito l’attacco “scioccante e inaccettabile”, contro “persone vulnerabili che sono già dovute fuggire dalla violenza”.
Nel corso di una conferenza stampa Irabor ha ammesso che “le forze armate avevano ricevuto un’informazione secondo la quale alcuni terroristi affiliati al gruppo Boko Haram si erano riuniti nella regione. Abbiamo ottenuto le coordinate e ordinato all’aviazione di intervenire. Il raid è stato effettuato, ma purtroppo anche alcuni civili sono stati colpiti”.
Il presidente della Nigeria Muhammadu Buhari ha dichiarato in un comunicato di aver appreso della strage “con profonda tristezza”, parlando di “imperdonabile errore operativo”. Ad oggi il conflitto in Nigeria ha provocato 20mila morti e più di 2,6 milioni di profughi.