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I terroristi del Boko Haram, legati ad al-Qaeda e agli al-Shabaab, hanno impiegato oggi una bambina di 10 anni per provocare l’ennesima strage in Nigeria, facendola esplodere nell’affollato mercato di Maiduguri, città già duramente martoriata a causa di quello che è ormai un conflitto civile volto alla secessione e a introdurre nella parte nord-orientale del paese l’osservazione della Sharia.
I media locali parlano di 19 morti seguiti all’attentato, anche se la cifra ufficiale ancora non è stata diffusa, mentre numerosi feriti sono stati portati allo Specialist Hospital Borno.
Negli ultimi mesi si sono moltiplicati i sequestri di bambini e ragazzi ad opera dei miliziani del Boko Haram, come nel caso delle 276 studentesse rapite lo scorso 14 aprile presso un istituto femminile di Chibok.
Solo ieri i jihadisti hanno distrutto 16 centri abitati, provocando la morte di 2mila persone.
Nonostante il conflitto in atto con l’esercito, il Boko Haram ha preso il controllo del 70% dello stato del Borno, di parte dell’Adamawa e dello Yobe.
