Norvegia. Radiazioni 800mila volte superiori per un sottomarino sovietico affondato

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Le autorità norvegesi hanno da subito confermato che non vi sono state perdite radioattive dal AS-12 Losharik, il sommergibile nei giorni vittima di un incidente, probabilmente un incendio, costato la vita ai 14 membri dell’equipaggio. Il mezzo è stato riportato a Severomorsk, base della Flotta, ed il ministro della Difesa Serghei Shojgu ha rassicurato il presidente Putin che il Losharik è recuperabile.
Altra cosa è invece per il Komsomolets (K-278), un sottomarino sovietico affondato nel 1989 nel mar di Norvegia, nei pressi delle isole Orsine, con 6 missili nucleari ed ancora adagiato a 1.680 m di profondità: come ha confermato alla Bbc la ricercatrice norvegese Hilde Elise Heldal, vicino al K-278 si registrano radiazioni con livelli 800mila volte superiori al normale, cioè 800 becquerel per litro mentre il livello fisiologico per il Mar di Norvegia è di 0,001 Bq.
Heldal ha comunque riferito che la cosa non rappresenta un problema per l’ambiente, dal momento che le acque fredde del mare diluiscono le concertazioni di radioattività.
Il sottomarino aveva una propulsione nucleare con raffreddamento ad acqua pressurizzata Ok-250 b3 (190 Mw), ma l’impianto si bloccò a causa di un incendio a poppa. Il bilancio fu di 42 morti e di 25 superstiti.