Nuova Caledonia: vince il “no”, la colonia (e il nichel) resta francese

Notizie Geopolitiche –

La nuova Caledonia resta una colonia francese, o per meglio dire una collettività francese d’oltremare. Lo hanno deciso i neocaledoni con un referendum al quale ha preso parte ben l’80,6% del corpo elettorale, e di questo il 56,4% ha votato “no” alla proposta di costituire uno stato indipendente.
L’isola e gli isolotti che compongono il paese sono situati nell’Oceano Pacifico sud occidentale, vicino all’Australia, ed oggi la popolazione arriva a quasi 260mila abitanti che già godono di una particolare autonomia dopo che nel 1998 è stato sottoscritto l’Accordo di Noumea (la capitale) che lascia alla Francia solo le competenze che riguardano la difesa, la politica estera, l’immigrazione, la sicurezza, la giustizia e la moneta. Lo stesso accordo prevedeva il referendum che si è tenuto oggi, ma le aspettative degli unionisti sono state deluse, dal momento che ci si aspettava una vittoria del “no” più robusta, del 70%. In occasione di un simile referendum svoltosi nel 1987 i “no” erano stati il 98,3%.
Sull’isola sono attivi i secessionisti del Fronte di Liberazione Nazionale Kanak e Socialista, ed in passato vi sono stati scontri ed incidenti con i discendenti dei colonizzatori europei.
Oggi La Nuova Caledonia vive sul turismo per la bellezza delle sue coste e sull’estrazione del nichel, minerale presente in quantità consistente, addirittura l’11 per cento delle riserve mondiali.