Olanda. Elezioni: Rutte (VVD) è il favorito. Sarebbe il quarto mandato

di Alberto Galvi

Si svolgeranno il 17 marzo prossimo le elezioni lgislative in Olanda, una tornata elettorale distribuita nell’arco di tre giorni. I seggi elettorali apriranno il 15 e 16 marzo per le persone che sono più vulnerabili al coronavirus, e circa 2,4 milioni di persone di età superiore ai 70 anni hanno ottenuto il diritto di votare a mezzo posta.
Dopo oltre un decennio al potere la popolarità del primo ministro olandese Mark Rutte, del partito VVD (People’s Party for Freedom), rimane alta, nonostante l’intero anno speso a combattere la pandemia. Questa tornata elettorale si preannuncia infatti come un referendum sulla gestione da parte del governo della crisi sanitaria e sui diversi piani dei partiti politici per la ripresa economica e sociale del Paese quando finalmente la pandemia finirà.
Si prevede che il partito liberale conservatore VVD ottenga circa il doppio dei numeri del suo più vicino rivale nella Seconda camera del parlamento da 150 seggi, i cui membri sono eletti in collegi plurinominali con voto di rappresentanza proporzionale per un mandato fino a 4 anni. Il potere legislativo è formato anche dalla Prima camera, composta da 75 membri per un mandato di 4 anni eletti indirettamente dai 12 membri del consiglio provinciale del Paese con voto di rappresentanza proporzionale.
Se il VVD emergerà come il più grande partito in parlamento, il premier Rutte sarà il primo a formare la prossima coalizione di governo del Paese e inizierà un quarto mandato.
In Olanda un partito ha bisogno di 76 seggi per ottenere la maggioranza alla Seconda Camera. Nel panorama politico olandese ci sono 37 gruppi registrati che prenderanno parte a queste elezioni e quindi a causa di questa frammentazione nessun partito può ottenere da solo la maggioranza.
I partiti di opposizione sono desiderosi di sottolineare le loro differenze con Rutte, anche se hanno ampiamente sostenuto gli sforzi del suo governo per contenere la pandemia. I principali partiti sono: D66 (Democrats 66), PvdA (Labour Party), GL (Groen Links), SP (Socialist Party), PvdD (Party for the Animals), CU (Chrisitan Union), FvD (Forum for Democracy), SGP (Reformed Political Party), Denk, 50 Plus, JA21, Volt (Volt Netherlands) e BIJ1. Il principale leader dell’opposizione olandese è il populista Geert Wilders del partito PVV (People’s Party for Freedom), il quale ha duramente criticato la gestione del governo nella gestione della pandemia.
Il governo Rutte si è dimesso lo scorso gennaio per uno scandalo sugli assegni familiari in cui più di 20mila famiglie di immigrati sono state ingiustamente accusate di frode dall’autorità fiscale. Il gabinetto del premier Rutte rimarrà in carica fino a quando non si formerà una nuova coalizione dopo il voto del 17 marzo prossimo.