Olimpiadi. Caso Khelif: Trump, ‘Gli atleti uomini stiano fuori dalle competizioni femminili’

di Alessio Cuel

Sul caso della pugile algerina Imane Khelif, e del ritiro di Angela Carini dall’incontro valevole per gli ottavi di finale delle Olimpiadi, si è dibattuto molto ben oltre Parigi e ben oltre i confini del mondo dello sport.
Tanto che perfino il candidato repubblicano alla presidenza statunitense Donald Trump, in un comizio ad Atlanta, si è sentito in dovere di rilanciare la fake news della “pugile trans”. “Una campionessa italiana si è scontrata sul ring con una persona che ha fatto la transizione, un bravo pugile uomo. L’ha colpita due volte così forte che non sapeva cosa stesse succedendo. Con me gli uomini non parteciperanno agli sport femminili”, ha dichiarato l’ex presidente statunitense di fronte ai propri sostenitori.
Si tratta di informazioni false, oltre che quantomeno inverosimili. L’Algeria, infatti, com’è noto anche dai rapporti emessi dall’UNHCR e da Amnesty International, non è paese noto per la tutela dei diritti delle persone LGBTQ+, tanto meno quando queste decidano di prendere parte a competizioni internazionali sotto la bandiera del paese nordafricano. Addirittura, secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, l’Algeria rientra tra i 73 paesi al mondo in cui le persone LGBTQ+ vengono perseguitate: difficile pensare che, in un contesto del genere, Khelif possa aver completato una transizione, oppure che abbia potuto sì completarla all’estero ma vedersi riconosciuto il diritto di competere a livello internazionale sotto l’egida della federazione algerina.
Nel frattempo, due giorni dopo che il portavoce del CIO Mark Adams ha chiarito che Khelif è nata donna e gareggia come donna a tutti gli effetti, la pugile algerina si è guadagnata sul ring l’accesso alle semifinali del torneo olimpico, e conquisterà così certamente una medaglia, almeno di bronzo. Il torneo di pugilato si avvia quindi alla conclusione, mentre non accennano a diminuire le polemiche e le notizie false, dentro e fuori il ring, sulla sessualità dell’atleta algerina.