Onu. Consiglio di sicurezza: il veto dovrà essere giustificato

di Enrico Oliari

Da tempo si discute di una riforma del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, organo che attualmente vede 15 paesi di cui 5 con seggio permanente e diritto di veto. Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna non sono ovviamente disposti cedere i loro privilegi, ne’ quello di essere membri permanenti, ne’ quello di esercitare a proprio piacimento il diritto di veto, ma il contesto geopolitico è notevolmente mutato dal 1945, e paesi importanti come l’India, la Germania e il Giappone, o ancora più continenti interi come l’Africa, l’America Latina e l’Australia non godono della rappresentanza fissa nel Consiglio di sicurezza.
L’idea di abolire i seggi permanenti è ovviamente sfumata proprio per lo scontato veto delle cinque potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale, ma alla luce della crisi ucraina e del’aggressione della Russia la questione si è presentata in tutta la sua forza.
Non a caso il ministro degli Esteri russo Lavrov ha parlato di “tentativo di cancellare le regole fondamentali della carta Onu”, cioè di abolire il diritto di veto dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza.
Alla fine è stata fatta propria da 83 nazioni, tra cui gli Usa e i paesi dell’Unione Europea, la proposta di risoluzione dell’Assemblea generale promossa dal Lichtechtein e portata materialmente dall’ambasciatore Christian Weaweser, consistente nell’obbligo per i membri permanenti del Consiglio di sicurezza di giustificare, su richiesta di almeno un paese membro ed entro 10 giorni l’adozione del veto. Come ha spiegato lo stesso diplomatico, lo scopo è fare in modo che il paese che esercita tale diritto “se ne assuma il peso politico”.
Ad oggi la Russia è ricorsa al veto 146 volte, gli Usa 86, la Gb 30 e Cina e Francia 18.
Oltre a Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna, sono membri non permanenti e senza diritto di veto del Consiglio di sicurezza per il biennio 2021-2022 Kenya, india, Irlanda, Norvegia e Messico; per il biennio 2022-2023 Albania, Brasile, Gabon, Ghana, Emirati Arabi Uniti.