Operazione a Martinsicuro sgomina rete per il finanziamento del terrorismo in Siria

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I militari della Guardia di Finanza e i Carabinieri del Ros hanno provveduto oggi a sgominare una rete di presunti terroristi islamici o comunque sostenitori dei gruppi qaedisti attivi in Siria. Gli inquirenti della Direzione distrettuale Antimafia ed Antiterrorismo dell’Aquila sono infatti riusciti ad individuare reati tributari e di autoriciclaggio e quindi a risalire a una linea fatta di diversi passaggi di denaro in Italia, Germania, Francia e Gran Bretagna che portava finanziamenti ai terroristi siriani.
Dieci le ordinanze di custodia cautelare: si tratta di 8 tunisini, tra cui un imam, e di 2 italiani, i quali erano da tempo sottoposti ad intercettazioni telefoniche. In una di queste c’è un riferimento ad un attentato in Francia: “Che botta però a Parigi, eh… mi tengo la mia opinione per me e me la tengo nel cuore”. L’interlocutore gli risponde: “Non è questione credere o non credere, se ti è piaciuta o non ti è piaciuta. Con loro che uccidono i nostri figli noi uccidiamo i loro figli, con loro che uccidono le nostre donne noi uccidiamo le loro donne”. In un’atra intercettazione si parla di gruppi qaedisti in Siria: “In Siria ci sono vari gruppi e non bisogna unirsi al gruppo sbagliato. I migliori sono al-Nusra e Fateh al-Islam, che sono appoggiati da Stati come Qatar e Arabia Saudita. Ci sono altri gruppi che non si sanno comportare, al-Nusra invece è l’esercito dell’Islam, è un’organizzazione buona”. Al-Nusra, diramazione siriana di al-Qaeda, si è trasformata poi in Jabat Fatah al-Sham ed oggi in Hayat Tahrir al-Sham, che controlla parte dei territori “ribelli” di idlib.
Le autorità hanno provveduto a sequestrare oltre un milione di euro tra conti correnti ed immobili.