Osce. Sereni conferma come prioritario l’impegno italiano nella lotta alla corruzione

Farnesina

La vice ministra Marina Sereni ha tenuto in videoconferenza uno dei keynote speech alla sessione di apertura del Foro economico e ambientale di Praga, il principale evento della seconda dimensione dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), dedicato quest’anno al tema del contrasto alla corruzione, sotto il titolo “Promoting security, stability and economic growth in the OSCE area by preventing and combating corruption through innovation, increased transparency and digitalization”.
Nel suo intervento, la vice ministra ha evidenziato come la lotta alla corruzione costituisca “un tema molto caro all’Italia. Durante la nostra presidenza, nel 2018, essa è stata definita come ambito di azione prioritario, anche attraverso l’istituzione della figura del Rappresentante Speciale OSCE per la lotta contro la corruzione e l’organizzazione della prima conferenza della presidenza su tale argomento. Siamo onorati che il nostro esempio sia stato seguito dalla Presidenza slovacca e da quella albanese, che hanno riconfermato il mandato come rappresentante OSCE della professoressa Paola Severino”.
“Come Italia – ha detto la vice ministra – ancora negli ultimi anni abbiamo messo in campo numerose politiche e interventi normativi per la prevenzione della corruzione, incentrati sull’integrità e sulla trasparenza del settore pubblico e sul monitoraggio di gare e appalti pubblici, oltre che per un generale rafforzamento del quadro sanzionatorio per i reati corruttivi. Alla luce di tale impegno, l’Italia ha visto rinnovato il proprio mandato nel Comitato Direttivo dell’Open Government Partnership, risultando il Paese più votato.
Nella lotta alla corruzione, ha sottolineato Sereni, occorre usare “un approccio che privilegi il ruolo della cooperazione multilaterale. Abbiamo bisogno più che mai di visioni e strategie innovative per meglio comprendere i fenomeni, spesso collegati alla criminalità organizzata e al riciclaggio di denaro, al fine di reagire con modalità condivise e coordinate. Per questo l’Italia vuole mantenere vivo il suo impegno in ambito OSCE, a sostegno del suo approccio cooperativo, fondato su dialogo, rispetto e ‘ownership’ dei beneficiari, consapevoli della necessità di affrontare le nuove sfide attraverso il confronto reciproco, la collaborazione internazionale e il multilateralismo”.
La vice ministra ha poi ricordato l’importanza dell’innovazione digitale nella promozione di una governance pubblica efficace e l’esigenza di sviluppare un approccio globale alle attività anticorruzione, basate sull’attenzione alla prevenzione del fenomeno e in linea con il principio di sicurezza onnicomprensiva su cui si basa l’OSCE. Questo senza dimenticare che “la crisi pandemica e il suo impatto sulla stabilità economica e sociale dei paesi membri rendono ancora più urgente investire risorse e impegno politico nel dare nuovo impulso a misure di fiducia e di cooperazione in questi settori”.