Pacifico (Coraggio Italia) e il portavoce del Governo libico confermano gli sforzi condivisi a sostegno della stabilità del Mediterraneo e la centralità dell’Italia

Red

Mohamed Hamuda, portavoce del Governo libico di Unità Nazionale guidato dal Primo Ministro Abdel Hamid Dabaiba, ha partecipato ad una iniziativa della senatrice Marinella Pacifico (Coraggio Italia), componente Esteri e segretario del Comitato parlamentare Schengen, Europol ed Immigrazione. Durante la conferenza stampa “Nuove strade per la stabilità del Mediterraneo, una prospettiva dalla Libia” la senatrice Pacifico ha ribadito la volontà di proseguire il suo impegno e quello di Coraggio Italia in materia internazionale. “La visita del portavoce del Governo libico in questo momento intende riaccendere l’attenzione sul Mediterraneo, rafforzando le relazioni e dando una chiara indicazione politica a sostegno delle istituzioni impegnate a garantire servizi ai cittadini, sicurezza e pace. È chiaro che una stabilizzazione della Libia è fondamentale per assicurare il controllo e la gestione dei flussi migratori”, ha aggiunto la senatrice Marinella Pacifico. “Vogliamo rilanciare la centralità dell’Italia nel Mediterraneo”, ha proseguito, spiegando che questo percorso era stato già tracciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi. “Già un anno prima dell’invasione russa dell’Ucraina, Draghi ha pensato come prima visita internazionale di andare in Libia con l’intenzione di cercare alternative agli approvvigionamenti energetici che dal nord dell’Europa potevano essere limitati, come è accaduto un anno dopo”, ha affermato. “È un percorso segnato che poi è stato concluso negli ultimi giorni di presidenza di Draghi attraverso la conclusione di accordi con l’Algeria, accordi che hanno fatto in modo che l’Italia potesse avere delle alternative di approvvigionamento sul gas. Intendo portare avanti questa azione internazionale anche nella prossima legislatura”. Ha indicato Pacifico, sottolineando le enormi opportunità di collaborazione che forti relazioni tra Libia e Italia possono assicurare con enormi benefici in termini occupazionali, energetici e sociali per entrambi i Paesi amici. Il portavoce del governo libico, Mohamed Hamuda, ha ribadito l’impegno del suo Governo a lavorare per le elezioni. “Se qualcuno pensa che intendiamo farle saltare, non è vero: aspettiamo le indicazioni dell’autorità elettorale”. Ha inoltre confermato la riapertura dei pozzi petroliferi che torneranno gradualmente a pieno regime. “Non siamo divisi fra Est e Ovest, la Libia è una ed unita. C’è un conflitto per il potere dovuto alla mancanza di istituzioni politiche solide e ci sono Paesi esterni che vogliono realizzare i propri interessi senza chiedere ai libici cosa vogliano. Tre milioni di persone si sono registrati per votare, i libici vogliono votare”. Un tema questo confermato anche dalla giornalista Vanessa Tomassini, autrice del dossier “Libia, la nuova generazione di leaders”. La quale ha dichiarato: “Mohamed Hamuda non è soltanto il portavoce del Governo libico, ma rappresenta anche i giovani libici che nonostante le difficoltà e le sfide del prolungato conflitto riescono a realizzarsi e compiere l’impossibile. L’obiettivo di questo dossier è stato proprio dare voce alle municipalità, ai leader sociali e ai candidati presidenziali affinché i decisori politici possano ascoltare tutti i punti di vista e divergenze. Così da facilitare un concreto e globale processo di riconciliazione nazionale, essenziale per elezioni libere e democratiche. Probabilmente – ha concluso – la mancanza di una soluzione alla crisi in Libia è dovuto proprio che fino a ieri la Comunità internazionale si è interessata più alla Libia che al popolo libico”. A margine della conferenza, le parti hanno anche incontrato il presidente della Camera di Commercio Italo Libica, Gianfranco Damiano e diversi rappresentanti del mondo accademico e dell’associazionismo. Durante la visita, Mohamed Hamuda grazie agli sforzi della senatrice. Pacifico ha avuto modo di visionare il funzionamento del sistema parlamentare italiano, visitando le due Camere ed assistendo ai lavori in aula. La senatrice gli ha infine fatto omaggio della nostra Costituzione con l’auspicio che anche la Libia possa avere quanto prima il quadro di riferimento costituzionale per realizzare le aspirazioni del suo popolo di un Paese democratico e fondato sullo Stato di Diritto.