Pakistan. Il Gafi rimuove Islamabad dalla lista grigia dei finanziatori del terrorismo

di Alberto Galvi

Il GAFI (Financial Action Task Force) ha rimosso il Pakistan dalla lista grigia dei paesi che finanziano il terrorismo. Il Pakistan era stato inserito nel 2018 nella lista a causa di carenze strategiche che hanno generato sospetti di finanziamento del terrorismo. Dopo l’annuncio, il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif ha ringraziato il ministro degli Esteri Bilawal Bhutto e il capo dell’esercito Qamar Javed Bajwa per il loro impegno nell’escludere il Pakistan dalla lista.
La decisione di rimozione è stata annunciata dal presidente del GAFI Raja Kumar al termine di una riunione di due giorni a Parigi. All’ultima riunione del GAFI a giugno, l’organizzazione ha affermato che il Pakistan sarebbe stato tenuto nell’elenco fino a quando non si sarebbe svolta una visita di addetti nel paese per verificarne i progressi. Successivamente un team tecnico del GAFI si è recato in Pakistan alla fine di agosto e la visita è stata dichiarata un successo dal ministero degli Esteri del Pakistan.
Dopo aver inserito il paese nella lista grigia nel 2018, il GAFI ha fornito al Pakistan un’agenda d’azione di 27 punti, che è stata successivamente aumentata a 34, incentrata sul riciclaggio di denaro, sul finanziamento del terrorismo e sull’azione da attuarsi verso i gruppi e individui armati.
La decisione del GAFI arriva in un momento in cui la credibilità del Pakistan sul mercato globale è precaria, a causa della sua situazione economica. Essere nell’elenco della lista grigia del GAFI può limitare gravemente le capacità di prestito internazionale di un paese.
Il GAFI ha affermato che il Pakistan farà ora parte della lista bianca, ovvero che il paese non è più soggetto al suo monitoraggio. Il GAFI ha anche criticato la Russia per la guerra in corso in Ucraina e ha annunciato che imporrà ulteriori sanzioni al Cremlino.