Pakistan. L’ex presidente Musharraf è morto dopo una lunga malattia

di Alberto Galvi

L’ex presidente pakistano Pervez Musharraf è morto a 76 anni in un ospedale di Dubai dopo una lunga malattia. Musharraf è stato un generale che ha governato il Pakistan per quasi un decennio dopo aver preso il potere con un colpo di Stato incruento nel 1999. L’ex generale soffriva di amiloidosi, una malattia rara che provoca danni agli organi, e per questo era stato a lungo costretto a letto e su una sedia a rotelle.
Musharraf è diventato presidente dopo l’ultimo di una serie di colpi di Stato militari che hanno sconvolto il Pakistan sin dalla sua fondazione nel 1947. Musharraf ha preso il potere deponendo l’allora primo ministro Nawaz Sharif in quanto i rapporti tra i due leader si erano deteriorati. Era successo che nell’ottobre 1999 Sharif aveva ordinato il licenziamento di Musharraf: il capo dell’esercito era tornato a casa da una visita in Sri Lanka e il premier gli aveva negato i diritti di atterraggio dell’aereo in Pakistan, anche a corto di carburante. Una volta atterrato l’esercito aveva preso il controllo del paese sotto il suo comando.
Musharraf ha governato lo Stato dotato di armi nucleari nel pieno delle tensioni con l’India; ha poi condotto la cosiddetta “guerra al terrore” capeggiata dagli Stati Uniti e superato una rivolta armata che ha provocato la morte di migliaia di persone. Il suo governo è stato caratterizzato da oppressione, violazioni dei diritti umani e un indebolimento della democrazia, ma anche da un periodo di crescita economica. Nel 2019 un tribunale ha ritenuto Musharraf colpevole di alto tradimento per le sue azioni commesse in qualità di presidente, inclusa la sospensione della costituzione nel 2007, ma il verdetto è stato successivamente ribaltato.
Si è dimesso nel 2008 mentre stava affrontando un possibile impeachment. Il partito politico di Musharraf, lanciato nel 2010, non è riuscito a conquistare alcun seggio significativo in due successive elezioni generali. Musharraf ha scelto di vivere in autoesilio negli Emirati Arabi Uniti dopo essere stato accusato di tradimento nel 2014. Nel 2019 un tribunale lo ha condannato a morte in contumacia per l’imposizione della norma di emergenza. Dal 2016 viveva tra il Regno Unito e Medio Oriente, dopo che gli era stato permesso di lasciare il Pakistan per cure mediche.
Lo scorso anno Musharraf è stato ricoverato in ospedale negli Emirati Arabi Uniti; aveva espresso il desiderio di tornare in Pakistan, ma ha incontrato una feroce resistenza da parte dei politici e della popolazione.