Pakistan. L’ex primo ministro Khan è stato gambizzato

di Alberto Galvi

L’ex primo ministro pakistano Imran Khan è stato colpito da proiettili e lievemente ferito a una gamba nel corso di un attacco avvenuto in occasione di una marcia di protesta nell’est del paese. L’attuale primo ministro Shehbaz Sharif ha condannato la sparatoria e ha ordinato al ministro dell’Interno di avviare un’indagine immediata. Uno dei sostenitori di Khan è stato ucciso nella sparatoria, avvenuta a Wazirabad, nella provincia orientale del Punjab, mentre altri nove funzionari del partito PTI (Pakistan Tehreek-e-Insaf) di Khan sono rimasti feriti.
Khan sta chiedendo elezioni anticipate da quando ha perso il voto in Parlamento, affermando di essere stato vittima di una cospirazione del suo successore Sharif e degli Stati Uniti, accuse che sia il premier che Washington negano. Khan è stato sfiduciato lo scorso aprile.
Quanto accaduto a Khan ha sollevato nuove preoccupazioni sulla crescente instabilità politica in Pakistan, un paese con una lunga storia di violenze politiche e omicidi. L’ambasciata usa ha condannato l’attacco e ha espresso l’augurio di pronta guarigione ai feriti.
L’esercito pakistano si è rifiutato di approvare la manifestazione di protesta organizzata: i militari hanno affermato che, sebbene Khan avesse il diritto di tenere una manifestazione, nessuno gli avrebbe permesso di destabilizzare il paese. Il governo di Sharif ha affermato che non ci saranno elezioni anticipate e che le prossime elezioni si terranno come previsto nel 2023.