di Giuseppe Gagliano –
Alla fiera della difesa IDEAS 2024, tenutasi nei giorni scorsi a Karach, l’Iran ha mostrato un arsenale di tecnologie belliche sviluppate e “collaudate in combattimento”. L’evento, che ha attirato attori internazionali di primo piano come Cina e Turchia, ha offerto a Teheran una piattaforma strategica per dimostrare le proprie capacità militari e tecnologiche, sottolineando il ruolo sempre più assertivo del Paese nella geopolitica della sicurezza regionale.
Al centro dell’esposizione iraniana si trovava il drone “Gaza”, una piattaforma UAV che incarna anni di esperienza accumulata sui campi di battaglia del Medio Oriente. Progettato per missioni di ricognizione e attacco, il drone è stato ampiamente utilizzato nelle operazioni in Siria, Iraq e Yemen. Dotato di un’autonomia di volo di 35 ore e di una capacità di carico fino a 500 chilogrammi, il Gaza rappresenta un’evoluzione delle tecnologie UAV iraniane. La sua modularità consente il montaggio di armamenti guidati di precisione, come missili a guida laser, e una vasta gamma di sensori per la sorveglianza avanzata.
L’Iran ha esposto anche una serie di missili a corto e medio raggio, tra cui il Fateh-313 e il Zolfaghar. Entrambi sono armi balistiche di alta precisione, progettate per colpire obiettivi strategici con margini di errore ridotti. Questi sistemi sono stati impiegati in operazioni contro gruppi armati in Siria e Iraq, dimostrando la capacità iraniana di combinare potenza di fuoco e precisione chirurgica.
Un altro prodotto degno di nota è il sistema di artiglieria a razzi Arash-2, già utilizzato in Yemen dai ribelli Houthi sostenuti dall’Iran. Con una gittata massima di oltre 200 chilometri, questo sistema è ideale per operazioni asimmetriche, confermando l’efficacia delle forniture iraniane a gruppi alleati in conflitti regionali.
Oltre agli armamenti offensivi, l’Iran ha presentato tecnologie per la difesa aerea come il sistema Khordad-3, che ha acquisito notorietà per l’abbattimento di un drone statunitense RQ-4 Global Hawk nel 2019. Questo sistema, concepito per operazioni a medio raggio, è stato aggiornato con nuove funzionalità di targeting radar.
Sul fronte della guerra elettronica, Teheran ha mostrato sistemi di disturbo e intercettazione delle comunicazioni, sviluppati per neutralizzare le minacce UAV e missilistiche. Queste tecnologie riflettono una crescente competenza nell’integrazione tra hardware avanzato e software complessi, elemento essenziale in un contesto bellico sempre più dominato dalla supremazia tecnologica.
La partecipazione dell’Iran alla fiera IDEAS 2024 non è solo un’esibizione di potenza militare, ma anche un chiaro messaggio geopolitico. La presenza iraniana in un evento ospitato dal Pakistan, un Paese con legami sia con l’Arabia Saudita che con la Cina, indica la volontà di rafforzare alleanze strategiche e dimostrare la propria capacità di influenzare le dinamiche regionali.
In un contesto in cui le tensioni tra grandi potenze e attori regionali continuano a crescere, l’Iran si presenta non solo come una forza militare capace, ma anche come un fornitore affidabile di tecnologie belliche “testate sul campo”. Un ruolo che potrebbe contribuire a consolidare il suo posizionamento tra i principali protagonisti del complesso scacchiere mediorientale e asiatico.