di Giuseppe Gagliano –
Il presidente cinese Xi Jinping ha incontrato a Pechino il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif. Xi ha enfatizzato i profondi legami tra Cina e Pakistan, descrivendo i due paesi come buoni vicini, amici, partner e fratelli che condividono la fede, il sostegno reciproco e le sfide comuni. Ha sottolineato che il partenariato strategico per tutte le stagioni tra Cina e Pakistan si è continuamente rafforzato, godendo di un forte sostegno pubblico e prospettive di sviluppo positive.
La Cina è pronta a collaborare ulteriormente con il Pakistan per rafforzare i rapporti bilaterali, approfondire la cooperazione strategica e costruire una comunità sino-pakistana più unita con un futuro condiviso. Xi ha anche affermato che questa cooperazione contribuirà maggiormente alla pace, stabilità, sviluppo e prosperità regionali.
Gli interessi della Cina in Pakistan sono molteplici e strategicamente significativi. Uno dei principali è il Corridoio Economico Cina-Pakistan (CPEC), un progetto chiave nell’ambito dell’iniziativa Belt and Road (BRI) della Cina. Il CPEC include investimenti infrastrutturali su larga scala, come autostrade, ferrovie e porti, che collegano la provincia cinese dello Xinjiang con il porto di Gwadar in Pakistan. Questo progetto mira a migliorare i collegamenti commerciali tra la Cina e il Medio Oriente, l’Africa e l’Europa.
Inoltre la Cina ha investito significativamente nel settore energetico pakistano, costruendo centrali elettriche e impianti di energia rinnovabile. Questi investimenti aiutano a colmare il deficit energetico del Pakistan e a garantire una fonte di energia stabile per le operazioni industriali cinesi nella regione. Dal punto di vista della sicurezza e stabilità la Cina vede un Pakistan stabile e prospero come un elemento cruciale per la sicurezza regionale, specialmente considerando le vicine regioni turbolente come l’Afghanistan. La stabilità del Pakistan aiuta anche a proteggere gli investimenti cinesi e a garantire la sicurezza dei lavoratori cinesi nel paese.
Dal punto di vista geopolitico la cooperazione con il Pakistan aiuta la Cina a contrastare l’influenza dell’India nella regione e fornisce un alleato strategico nel contesto delle tensioni con l’India, oltre a garantire un accesso più diretto all’Oceano Indiano per scopi sia commerciali che militari. Infine investendo in Pakistan la Cina mira a sviluppare nuovi mercati per i suoi beni e servizi, facilitando il commercio bilaterale e offrendo opportunità di crescita economica per entrambe le nazioni.
Questi interessi dimostrano quanto sia cruciale la relazione sino-pakistana per la strategia globale della Cina, riflettendo una combinazione di considerazioni economiche, di sicurezza e geopolitiche. Le relazioni bilaterali tra il Pakistan e la Cina non sono l’unica novità che riguarda il Pakistan.
Recenti discussioni tra il Pakistan e il Fondo Monetario Internazionale (FMI) si sono concentrate su un nuovo programma di prestiti. La missione del FMI, guidata da Nathan Porter, ha incontrato il ministro delle Finanze pakistano Muhammad Aurangzeb per rivedere i miglioramenti economici e discutere ulteriori impegni finanziari. Il Pakistan mira a ottenere almeno 6 miliardi di dollari e a garantire finanziamenti aggiuntivi nell’ambito del Resilience and Sustainability Trust, dato che i rischi economici del paese rimangono eccezionalmente elevati e necessita di un sostegno finanziario sostanziale per stabilizzare la sua economia. Questo nuovo programma di prestiti arriva dopo che il Pakistan ha completato un accordo a breve termine di 3 miliardi di dollari che ha aiutato a evitare il default sovrano. Tuttavia l’economia del paese deve ancora affrontare un’inflazione elevata e un significativo deficit fiscale, gestito in parte attraverso rigidi controlli sulle importazioni che hanno soffocato la crescita.
Geopoliticamente il successo del nuovo programma del FMI per il Pakistan potrebbe migliorare la stabilità economica del paese e consentirgli di sfruttare meglio le sue partnership strategiche, specialmente con la Cina. Un Pakistan stabile è cruciale per la regione, potenzialmente riducendo le vulnerabilità economiche che potrebbero essere sfruttate da poteri avversari. Questo prestito, insieme a continui riforme e investimenti stranieri, in particolare dalla Cina, potrebbe aprire la strada a una crescita economica più robusta e sostenuta.