Palermo. Il ruolo centrale di Unsmil e gli attori della conferenza per la Libia

di Vanessa Tomassini

PALERMO. La Missione di Supporto in Libia delle Nazioni Unite (UNSMIL) rappresentata dal segretario Ghassan Salamè e dall’incaricata per gli Affari Politici, Stephanie Williams, continua a svolgere un ruolo centrale di mediazione tra i vari attori che stanno partecipando alla Conferenza per la Libia a Palermo. Questa mattina Salamé ha incontrato in un hotel del capoluogo siciliano il presidente dell’Alto Consiglio di Stato, Khaled al-Meshri, per discutere i prossimi step dell’action plan delle Nazioni Unite per giungere finalmente ad una stabilità, elemento imprescindibile per lo svolgimento di legittime elezioni. Diversi fascicoli sono stati trattati durante l’incontro, tra questi: il programma di riforme economiche appena applicato, analizzando gli effetti che questo starebbe avendo nella vita dei libici ed eventuali limiti, il Forum di Riconciliazione nazionale in programma nelle prime settimane di gennaio e gli sviluppi circa l’organizzazione del momento elettorale, affidato all’Alta Commissione Elettorale Nazionale. L’Alto Rappresentante e la sua vice Williams stanno coinvolgendo non solo gli attori libici, ma anche quelli internazionali per stabilire e comprendere insieme le modalità necessarie per uscire dallo stallo attuale.
In particolare Salamé ha tenuto lunghi colloqui con il ministro degli Affari Esteri libico, Mohamed Taher Siala e l’ambasciatore libico presso l’Unione Europea, Hafez Gadour, e il ministro degli Affari Esteri tunisino, Khemaies Jhinaouim; Williams ha nel frattempo preso parte alle sessioni dedicate all’economia e alla sicurezza ospitate a Villa Igea.
L’incaricata degli Affari Politici della Missione ha sottolineato le frustrazioni per il comportamento predatorio dei gruppi armati, il loro sfruttamento del sistema di cambio parallelo del mercato nero, nonché la cattiva gestione da parte del governo delle finanze pubbliche che hanno portato agli scontri nella capitale Tripoli lo scorso 27 agosto. Ha poi spiegato che Unsmil si è concentrata sull’adozione delle riforme economiche, che dalla loro entrata in vigore, stanno dando i primi frutti. “È necessario continuare a sostenere e portare avanti tali riforme”, ha detto la Williams, aggiungendo che l’unificazione della Banca Centrale, attualmente divisa tra l’est e l’ovest del paese, rappresenta un passo fondamentale per procedere col processo politico. Oltre alle delegazioni delle istituzioni politiche hanno preso parte ai lavori anche il governatore della Banca Centrale, Sadik al-Kabir, ed il presidente della National Oil Company, Mustafa Sanallah.
Segnali positivi anche dal punto di vista della sicurezza, e durante la seconda riunione iniziata intorno alle 14.00 Williams ha lodato i segnali positivi rappresentati dalle recenti decisioni prese dal Ministero dell’Interno del Governo di Accordo Nazionale, come l’istituzione dell’unità per i diritti umani, la convocazione del personale di sicurezza richiamato ai propri doveri, la nomina dei nuovi capi per le commissioni per la Protezione degli Affari delle Donne, Famiglie e Bambini. Secondo la vice di Salamé occorre fare di più per aumentare il sostegno logistico e generare forze regolari pronte ad assumersi la responsabilità della sicurezza nella capitale libica. Il successo di questo processo dipenderà dal sostegno inequivocabile ed unito della Comunità internazionale alle autorità libiche, soprattutto al Ministero dell’Interno e della Difesa, nonché alle agenzie di sicurezza e alla polizia sotto il loro controllo affinché queste siano in grado di affrontare le molteplici sfide di ogni giorno. A tal proposito Williams ha invitato gli Stati membri a supportare le richieste libiche in coordinamento con le Nazioni Unite.