Palestina. Abu Mazen pronto a incontrare Netanyahu grazie alla mediazione di Trump

Notizie Geopolitiche –

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha platealmente gettato in un cestino il documento di Hamas con cui il partito egemone a Gaza si è detto disponibile a considerare un eventuale stato palestinese entro i confini del 1967 e quindi non su tutto il territorio israeliano, ovvero la”creazione di uno Stato palestinese interamente sovrano e indipendente nelle frontiere del 4 giugno 1967, con Gerusalemme capitale”.
L’importante cambio di rotta di Hamas, ufficializzato il 2 maggio, rappresenta un cambio di rotta fondamentale in quanto riconoscendo i confini del 1967 implicitamente ammette l’esistenza di Israele.
Tuttavia Netanyahu ne ha voluto fare carta straccia, d’altro canto il primo ad essere interessato alla non risoluzione del conflitto è proprio il governo Netanyahu, che trae il suo consenso dal nazionalismo e dai coloni.
A non credere all’utopia e a spingere per una soluzione dell’annosa crisi palestinese sono, oltre agli organismi sovranazionali, l’Unione Europea e l’amministrazione Donald Trump, ed oggi il presidente dell’Anp Abu Mazen ha fatto sapere la sua disponibilità ad incontrare Netanyahu, proprio grazie alla mediazione del presidente Trump. Questi è atteso in Israele il 22 maggio e l’incontro potrebbe essere a Betlemme. Lo ha affermato lo stesso Abu Mazen in occasione della visita a Ramallah del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier: ”Non vediamo l’ora di incontrare a Betlemme Trump – ha detto il leader dell’Anp – e abbiamo confermato la disponibilità a collaborare con lui e incontrare Netanyahu sotto il suo patrocinio di pace”.