“Piattaforma di Crimea”: nuovo meccanismo per la disoccupazione della penisola ucraina

di Yaroslav Melnyk * –

L’ambasciatore d’Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk, con un articolo scritto per il Giornale Diplomatico, è intervenuto sulla piattaforma di Crimea che sarà trattata il 23 agosto in occasione di un summit di importanza internazionale, lanciando un appello alla comunità internazionale e, in particolare, al ruolo che l’Italia può avere in questo appuntamento.
“L’occupazione temporanea della Crimea da parte della Russia nel 2014 ha causato una grave crisi nella politica internazionale, cancellando gli sforzi della comunità internazionale, che da anni costruiva un ordine mondiale basato su regole chiare e precise.
A partire dal 2014 la presenza militare russa in Crimea è più che raddoppiata. La penisola è inondata da molteplici sistemi d’arma, compresi quelli nucleari. Di conseguenza, sono emerse nuove minacce alla sicurezza nel Mar Nero e nel tutto regione del Mediterraneo.
In seguito alla tentata annessione della Crimea da parte della Russia, la situazione nella penisola si è deteriorata in ogni ambito. Le tendenze negative variano dalla citata militarizzazione al cambiamento della struttura demografica della popolazione della Crimea, dalla persecuzione politiche, dal trattamento barbaro dei siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO, dalla discriminazione etnica e religiosa sistemica all’espulsione dei media indipendenti dalla penisola.
Lo scopo della politica della Russia è ottenere la legittimazione del suo tentativo di annessione della Crimea, consolidare lo status quo ed espandere la sua potenza militare dalla Crimea nella regione del Mar Nero e dell’Azov e nel Mediterraneo.
La prima risposta della comunità internazionale è stata stabilita dalla Risoluzione ONU A/RES/68/262 “Integrità territoriale dell’Ucraina”, che ha dimostrato inequivocabilmente un sostegno schiacciante all’integrità territoriale dell’Ucraina e ha delineato la politica internazionale nei confronti della Crimea sotto occupazione temporanea.
Nello stesso tempo è evidente, che sono urgentemente necessarie ulteriori azioni della comunità internazionale basate sulla visione a lungo termine per invertire le conseguenze negative dell’occupazione e della tentata annessione della Crimea da parte della Federazione Russa e per garantire il ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti.
Il 23 agosto 2021 a Kiev si terrà Il vertice inaugurale che lancerà la Piattaforma della Crimea – nuovo formato internazionale per fornire una visione a lungo termine della disoccupazione della Crimea, creato a base dell’iniziativa del Presidente d’Ucraina Volodymyr Zelenskyy.
I partecipanti alla Piattaforma della Crimea intraprenderanno un’azione comune per migliorare il monitoraggio e lo scambio di informazioni sulle violazioni dei diritti umani e delle norme del diritto internazionale umanitario nel territorio della penisola occupata.
Inoltre i partecipanti dell’iniziativa delibereranno sui principali elementi comuni della politica di non riconoscimento e presenteranno la Dichiarazione comune, nella quale tracceranno le “linee rosse” a tale riguardo.
Non ho nessun dubbio che l’Italia, come Paese fondatore dell’UE e del Consiglio d’Europa, sarà un importante partecipante della piattaforma di Crimea, contribuendo ulteriormente al ripristino dell’integrità territoriale d’Ucraina.
Solo insieme possiamo ottenere la giustizia e porgere fine all’occupazione temporanea della Crimea”
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* Ambasciatore d’Ucraina in Italia.

Articolo in mediapartnership con Il Giornale Diplomatico.