PIF. Il Pacific Island Forum tra il ritiro di Kiribati e le ambizioni di Cina, Stati Uniti e Australia

di Alberto Galvi

Il ritiro di Kiribati dal principale gruppo diplomatico della regione del Pacifico, il PIF (Pacific Island Forum), ha oscurato il vertice presso le Isole Fiji che si tiene in questi giorni. La decisione di Kiribati arriva in un momento cruciale per la regione del Pacifico, che deve affrontare un intenso interesse geostrategico da parte di Cina, Stati Uniti e Australia. Il Forum delle isole del Pacifico è un’organizzazione internazionale che ha come obiettivi l’accrescimento della cooperazione tra i paesi indipendenti dell’oceano Pacifico e la rappresentazione dei loro interessi.
Più di un anno fa i paesi della Micronesia tra cui Kiribati hanno minacciato di lasciare il PIF. Nel febbraio 2021 i leader micronesiani avevano annunciato l’intenzione di ritirarsi dopo che il loro candidato a segretario generale del Forum era stato respinto. I colloqui avevano portato alla firma dell’accordo Suva, che includeva la formalizzazione del gentleman’s agreement, cioè l’impegno per un candidato micronesiano come prossimo segretario generale del Forum, la creazione di un nuovo ufficio PIF in un paese della Micronesia e lo spostamento della sede del commissario dell’Oceano Pacifico in Micronesia.
I leader del PIF stanno oggi discutendo come raccogliere più sostegno e finanziamenti internazionali per combattere l’impatto dell’innalzamento del livello del mare e dei cambiamenti climatici, nonché per maggiori legami di sicurezza contro le ambizioni della Cina in tutta la regione. Inoltre le nazioni delle isole del Pacifico usano regolarmente il Forum per aumentare la pressione sull’Australia, ad esempio per il cambiamento climatico, offrendo un accesso automatico e privilegiato alle discussioni regionali di alto livello.
Dovevano essere discussi anche l’accordo di sicurezza della Cina con le Isole Salomone e l’offerta della Cina di firmare un accordo commerciale e di sicurezza regionale più ampio con 10 nazioni che riconoscono la Cina, ma le iniziative sono contrastate da alcuni membri del Forum. A livello internazionale il PIF è il principale ente regionale del Pacifico, composto da piccoli Stati insulari insieme ad Australia e Nuova Zelanda. I paesi della Micronesia non condividono una posizione unificata su Pechino, in quanto sei Stati membri del PIF hanno relazioni diplomatiche con Taiwan.
I ministri degli Esteri delle altre 15 nazioni del Pacifico meridionale avevano concordato di continuare a parlare con Kiribati, che è vista come vicina a Pechino. Gli altri paesi sono Australia, Isole Cook, Nuova Zelanda, Niue, Palau, Papua Nuova Guinea, Stati Federati di Micronesia, Isole Figi, Nauru, Isole Salomone, Repubblica delle Isole Marshall, Tonga, Tuvalu, Vanuatu e Samoa occidentali.
Il presidente di Kiribati, Taneti Maamau, ha dichiarato in una lettera che il suo paese si sarebbe ritirato dal Forum perché non era d’accordo con il segretario generale Henry Puna circa la risoluzione di una spaccatura tra gli Stati della Micronesia e altri membri del Forum. Anche Kiribati voleva che l’incontro fosse ritardato. Puna aveva vinto con 9 preferenze sulle 8 del diplomatico delle Isole Marshall Gerald Zackios, il candidato presentato dalle cinque nazioni del blocco micronesiano.