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Sono annunciate nuove manifestazionidi protesta in Polonia dopo quelle corpose dei giorni scorsi contro la sentenza della Corte costituzionale del 22 ottobre scorso che vieta l’aborto anche in caso di malformazione dei feto o conseguenze per la madre: in diverse città vi sono stati lunghi cortei e momenti di scontro, ed il leader del partito ultraconservatore al governo Jaroslaw Kaczynski che ha esortato a difendere con ogni mezzo le chiese “prese d’assalto” dalle donne.
Nei giorni scorsi 200 generali in pensione hanno sottoscritto un documento in cui si sono detti preoccupati per l’escalation delle tensione che potrebbe sfociare in un “bagno di sangue”, ma la protesta sembra non fermarsi.
Lo “Sciopero nazionale delle donne”, organizzazione femminile tra le principali animatrici delle mobilitazioni, ha annunciato oggi la creazione di un Consiglio consultivo di esperte e attiviste che avrà il compito di lavorare sulle proposte provenienti dal basso e elaborare percorsi e soluzioni concrete in 13 aree tematiche basate sulle richieste dei manifestanti.
