Polonia. Duda vince al ballottaggio: è ancora presidente

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Al ballottaggio per le presidenziali tenutosi ieri in Polonia il presidente polacco uscente Andrzej Duda ha vinto, seppure di poco, sul contendente Rafal Trzaskowski, europeista, liberalconservatore e sindaco di Varsavia. Si è trattato di un vero e proprio referendum fra la linea sovranista, rappresentata dal 48enne avvocato Duda e gli europeisti e liberali dall’altra, e già il riconfermato presidente ha fatto sapere l’intenzione di continuare sulla strada della riforma della giustizia, del contenimento dei diritti dei gay e del no all’aborto.
Trattandosi di una vittoria dal risultato risicato, solo 500mila voti di differenza, qualcuno come l’esponente di Piattaforma Civica Tomasz Siemoniak ha parlato di “irregolarità”, ma difficilmente la vittoria di Duda potrà essere messa in discussione.
Di certo la Polonia ora si integrerà sempre più fra i Visegrad sovranisti ed euroscettici come l’Ungheria di Orban, governi che fanno la voce grossa ma che non respingono i soldi che arrivano da Bruxelles, ricevendo ben più di quello che versano.
In tema di giustizia va detto che nei cinque anni passati Duda ha firmato leggi controverse per assoggettare media e soprattutto il potere giudiziario al governo, iniziative che hanno visto nutrite manifestazioni di oppositori ma anche le perplessità dell’Unione Europea.