Portogallo. Mattarella riceve al Quirinale Marcelo Nuno Duarte Rebelo de Sousa

di Valentina Busiello

In occasione della Recente visita di Stato del presidente della Repubblica Portoghese, Marcelo Nuno Duarte Rebelo de Sousa, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato che “è un onore, oltre che un piacere personale data l’amicizia che ci contraddistingue, accogliere al Quirinale il presidente Rebelo de Sousa e sottolineare, con la sua visita di Stato, l’amicizia tra Portogallo e Italia.
Ricordo la mia visita, di due anni addietro, a Lisbona e Porto: è stata un’occasione, anche quella, straordinariamente intensa e di amicizia.
Sono lieto che, dopo questo incontro, dopo gli appuntamenti a Roma, il presidente Rebelo de Sousa si recherà a Bologna dove riceverà il Sigillum Magnum da parte di quell’Ateneo.
Abbiamo sottolineato, nei nostri colloqui di questa mattina, l’eccellenza delle relazioni tra i nostri due Paesi, che hanno visione comune su tutti i principali dossier della politica internazionale e dello sviluppo dell’Unione europea.
La nostra collaborazione è anche molto intensa sul piano economico e commerciale. L’interscambio tra Portogallo e Italia, anche nell’anno in corso, è in aumento; così come vi è una collaborazione eccellente sul piano militare e della sicurezza, tra i nostri due Paesi.
Naturalmente, abbiamo parlato ampiamente dell’Unione Europea. Portogallo e Italia condividono ogni aspetto dei problemi che l’Unione presenta in questo momento; hanno visione comune su ogni aspetto della vita dell’Unione e sono convinti che l’Unione sia l’unica prospettiva storicamente importante da coltivare da parte dei Paesi del continente.
Vi è un’evidenza che mostra come nessuna delle sfide importanti di questo momento può essere affrontata, per ciascun Paese, da solo, e che la presenza dell’Unione europea consente agli europei di poter affrontare queste sfide con efficacia. E consente anche di poter esprimere, nella comunità internazionale, il ruolo dell’Europa.
Il mondo è sempre più contrassegnato da grandi soggetti, e l’Unione europea soltanto può svolgere un ruolo protagonista nell’ambito della comunità internazionale per riversare, in questa la civiltà, la cultura e la sensibilità degli europei.
Vi è una grande convinzione che è emersa nella nostra conversazione – sia quella che abbiamo avuto prima, singolarmente, il Presidente ed io, sia quella che è avvenuta con le delegazioni – che il contributo che Portogallo e Italia possono fornire, insieme, alla vita dell’Unione è particolarmente significativo e importante.
Il Portogallo sarà presidente di turno nel primo semestre del 2021. Noi appoggeremo quella presidenza in tutti i modi, ma siamo costantemente in contatto, considerata la sintonia che contrassegna le nostre rispettive visioni dell’Unione.
Abbiamo anche parlato del ruolo che Portogallo e Italia svolgono, insieme, nel rapporto transatlantico, ribadendo la fondamentale importanza dell’Alleanza e della Nato che, da decenni, è fonte di pace, di sicurezza e di benessere per l’Europa e per gli Stati Uniti, e che richiede che ogni ostacolo che viene presentato venga superato e assorbito per mantenere il ruolo fondamentale di questo rapporto e di questa alleanza. Sottolineando – come abbiamo fatto – che una politica commerciale di dazi contrapposti è contraddittoria con lo spirito dell’Alleanza atlantica e con la collaborazione che ha sempre contraddistinto, da decenni, le due sponde dell’Atlantico.
Abbiamo parlato, naturalmente, del fenomeno migratorio. Ne abbiamo parlato nell’ambito della politica dell’Unione europea, convinti – come siamo, entrambi i Paesi – che questo sia un problema da assumere complessivamente, come competenza dell’Unione europea. Perché soltanto l’Unione ha le dimensioni e la possibilità di affrontare i vari aspetti del fenomeno con efficacia. Nessun Paese, da solo, può farlo con altrettanta efficacia.
Questo riguarda il complesso del fenomeno, che ci ha condotto a riflettere anche sul rapporto collaborativo indispensabile tra Europa, Unione Europea, e Africa. Tema su cui, insieme, Portogallo e Italia, sono particolarmente sensibili per esperienza storica, per sensibilità culturale, per apertura di orizzonti che Portogallo e Italia hanno sempre manifestato.
Il rapporto dell’Unione europea con il continente africano è fondamentale per il futuro e richiede quindi una particolare intensità di rapporti e di iniziative.
Abbiamo parlato di tante altre cose, naturalmente. Mi limito a ricordare, infine, il rapporto collaborativo intenso che vi è tra Portogallo e Italia sul piano culturale.
In Italia vi sono molte Università – sono venticinque – in cui si insegna la lingua e la letteratura portoghese; vi è una grande attenzione verso la cultura italiana in Portogallo. Questa sintonia manifesta l’affinità che vi è tra i nostri Paesi e l’amicizia che vi è non soltanto tra le istituzioni portoghesi e italiane, ma tra i cittadini portoghesi e italiani
E questa sintonia culturale sarà, domani, ben raffigurata emblematicamente dalla cerimonia che avremo insieme, in cui avrò l’onore di accompagnare il presidente Rebelo de Sousa all’Ateneo di Bologna”.