Proteste No Vax in tutta Europa, ma la quarta ondata fa paura. Il vaccino unica arma efficace

7 feriti nelle manifestazioni di Rotterdam. La Russia non scende sotto i 1.200 morti al giorno.

di Enrico Oliari

La protesta contro vaccini, green pass, G2, lockdown ed altre restrizioni sta attraversando tutta l’Europa, nonostante sia sotto gli occhi di tutti la recrudescenza della pandemia da Covid-19, la cosiddetta “quarta ondata”.
I dati parlano chiaro: la Germania viaggia da qualche giorno intorno ai 60mila contagi accertati e a oltre 240 morti in 24 ore, ed in alcuni Laender come la Baviera e la Sassonia già si parla di serrate totali. In Austria il look down totale partirà lunedì ed avrà una durata di 20 giorni, ma sarà da vedere se si riuscirà a salvare il Natale ed i consumi ad esso collegati. Il governo di Vienna ha deciso il vaccino obbligatorio per tutti, primo paese europeo ad adottare questa scelta. In Francia i casi sono pressoché raddoppiati, ma a preoccupare è l’Europa dell’est, ed in Slovacchia si registrano ormai 10mila casi in 24 ore e le autorità ha imposto ai non vaccinati di non uscire di casa. La situazione è drammatica in Russia, dove da giorni non si scende sotto i 1200 decessi giornalieri e i 40mila contagi, ma diverse fonti riportano che si tratterebbe di dati piuttosto prudenti, e che la realtà vedrebbe almeno il doppio di persone colpite dal Covid-19.
Il virus sembra colpire in particolare l’Europa centrale, dove le terapie intensive sono sotto pressione, e già la Germania ha chiesto aiuto all’Italia per dirottare pazienti critici.
Mentre i governi e le autorità sanitarie spingono per i vaccini, arma che se non blocca la diffusione del virus quantomeno riduce in maniera drastica le conseguenze sull’organismo infetto, i No Vax di tutta Europa continuano a riempire le piazze, spesso guidati da politici di destra come nel caso dell’austriaco Herbert Kikl (Fpoe), che comunque non potrà prendere parte alla manifestazione da lui indetta in quanto positivo al Covid-19.
Ieri si sono registrati importanti disordini a Rotterdam, nei Paesi Bassi. A fronte dell’impennata di contagi (oltre 21mila in 24 ore) il governo di Mark Rutte (Vvd) ha optato per una serie di restrizioni, ma la risposta dei No Vax è stata violenta, tanto che la polizia ha dovuto sparare colpi di avvertimento. I manifestanti hanno lanciato oggetti contro gli agenti, incendiato un’auto della polizia ed altri mezzi di comuni cittadini, fatto scoppiare petardi e fuochi d’artificio. Presi di mira anche i vigili del fuoco, la polizia ha dovuto ricorrere agli idranti per disperdere i manifestanti. Il bilancio finale è di 7 feriti, manifestazioni con scontri si sono tenute anche a L’Aja.
Come si diceva, il vaccino resta la principale arma contro il Covid-19, insieme alla prevenzione sociale dell’uso della mascherina, del distanziamento e del lavaggio frequente delle mani.
In Italia, dove l’87% della popolazione è stata vaccinata con almeno una dose, l’84% con due dosi ed è in rapida diffusione la somministrazione della terza dose, il trend dei contagiati è in crescita, ed ormai ha superato i 10mila casi confermati nelle 24 ore, seppure con un numero abbastanza esigui di decessi (ieri 48). Per quanto si parli di portare in zona gialla alcune regioni e di potenziare il green pass, l’ampia campagna di vaccinazione sta permettendo al sistema sanitario di reggere, al momento senza difficoltà.
Stando ai dai della John Hopkins University ad oggi nel mondo i casi accertati sono stati 257 milioni, 5,14 milioni i decessi. Ma si tratta evidentemente di valori sottostimati, sia perché vi sono paesi con aree remote da cui non provengono informazioni, sia perché mancano i numeri della Cina, dove tutto è partito e dove vi sono centri urbani sovraffollati e di grandi dimensioni.